«La gente aveva bisogno di masturbarsi»: un acclamato regista commenta il successo di 365 giorni
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«La gente aveva bisogno di masturbarsi»: un acclamato regista commenta il successo di 365 giorni

L’autore spiega perché “quello stupido film polacco era primo in classifica su Netflix”

«La gente aveva bisogno di masturbarsi»: un acclamato regista commenta il successo di 365 giorni

L’autore spiega perché “quello stupido film polacco era primo in classifica su Netflix”

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Il successo di 365 giorni è sotto gli occhi di tutti: nel 2020 il film erotico polacco ha letteralmente spopolato su Netflix, aggiudicandosi il titolo di lungometraggio più visto sulla piattaforma in quello stesso anno. L’arrivo del sequel non ha smentito il trend: il nuovo capitolo della saga tratta dai romanzi di Blanka Lipińska si è piazzato in prima posizione nelle Top 10 di praticamente tutti i paesi in cui il servizio streaming è disponibile, riconfermandosi così uno dei franchise più seguiti tra i titoli prodotti da Netflix.

A tal proposito si è espresso un regista che dell’esperienza sessuale – spesso scandalosa e da molti considerata eccessiva – ha fatto la sua firma, Gaspar Noé, autore di film come Irréversible, Climax e il più recente Vortex.  

Durante un’intervista concessa a Independent, l’autore ha parlato del successo ottenuto dal suo film Love su Netflix, dove è stato inserito nel 2020, in piena pandemia, catturando il pubblico della piattaforma. Il film presenta diverse scene di sesso non simulate e, a tal proposito, Noé ha dichiarato: «Ha avuto successo durante il lockdown perché il pubblico è composto da esseri umani che hanno bisogno di masturbarsi.»

Ha poi continuato aggiungendo che durante la sua giovinezza a Parigi, negli anni ’70, era un assiduo lettore di Playboy: «Avevo bisogno di belle ragazze su belle riviste. Ma ora le edicole sono scomparse e la pornografia che si trova in rete è per lo più disgustosa», quindi gli adolescenti cercano film erotici. «E se sono su Netflix, possono guardarli 10 volte di seguito».

Ma arriviamo a 365 giorni, che Gaspar Noé ha menzionato in tal senso: «C’è anche quello stupido film polacco che era il primo in classifica. È perché le persone hanno bisogno di masturbarsi. Hanno un pene o… il contrario… Hanno solo bisogno di giocare con i loro giocattoli».

Il primo capitolo, ricordiamo, è stato diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, che sono tornati anche alla regia del sequel. Ad interpretare i due protagonisti sono l’attrice polacca Anna-Maria Sieklucka e l’interprete italiano Michele Morrone, ai quali si è anche unito, con l’uscita di 365 giorni: Adesso, anche Simone Susinna nel ruolo di Nacho. La storia è quella di una donna che viene rapita da un potente boss mafioso siciliano, il quale la imprigiona e le concede un anno di tempo per innamorarsi di lui.

Qui di seguito trovate le sinossi del secondo capitolo, che prosegue le vicende dei due protagonisti:

Laura e Massimo sono tornati e non sono mai stati così travolti dalla passione. Ma il nuovo inizio della coppia è complicato dai legami familiari di Massimo e da un uomo misterioso che si insinua nella vita di Laura per conquistare il cuore e la fiducia della donna… a ogni costo.

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