Cosa succede se una band italiana di grande successo popolare negli anni ’80 si riunisce a diversi decenni di distanza dalle proprie fortune commerciali, quando ormai tutti i suoi membri somigliano a degli improbabili reduci di un decennio dorato? Parte proprio da questo spunto narrativo la nuova commedia di Fausto Brizzi, La mia banda suona il pop, che schiera quattro mattatori d’eccezione (De Sica, Rossi, Ghini e la Finocchiaro, con al loro fianco Diego Abatantuono nei panni del factotum solo in apparenza in ombra) e cuce loro addosso un susseguirsi di eventi in cui il divertimento si appaia al dinamismo e la risata fa i conti col rimpianto e le insidie del ritrovarsi, dopo anni di silenzio, spiantati e non più sulla cresta dell’onda.
Il regista veniva da Se mi vuoi bene, film dalle tonalità decisamente agrodolci, prossime al bilancio esistenziale. «Come autore cerco sempre di alternare i registri», ci racconta Brizzi a proposito del suo ultimo film, in arrivo nelle sale il prossimo 20 febbraio. «Quando a bordo c’è Christian, però, alla ne si finisce sempre per virare verso la commedia pura. Essendo lui il Cristiano Ronaldo di quel genere, devo metterlo nella condizione di segnare più gol possibili e in questo caso c’era bisogno anche della coralità, di altre prime donne al suo fianco. Come Massimo Ghini, già complice di De Sica in altri lm di Natale che avevo scritto anch’io, Paolo Rossi, col quale avevo già lavorato in Poveri ma ricchi; e Angela Finocchiaro, una delle poche donne che poteva reggere il loro urto e tenergli botta. Senza dimenticare Diego sto contesto ha il ruolo più “serio” di tutti loro. Il personaggio di Christian tra l’altro si chiama Tony Brando, il cui cognome è un omaggio al nome di suo figlio: quando certi dettagli non hanno finalità esplicitamente narrative, è sempre bello divertirsi con riferimenti privati».
L’immaginario collettivo cui La mia banda suona il pop fa riferimento, dato il periodo storico in cui è collocabile il successo dei Popcorn, è chiaramente lo stesso del lm che ha lanciato la carriera di Brizzi, quel Notte prima degli esami in cui gli anni ’80 erano lo sfondo dell’indimenticabile esame di maturità di Nicolas Vaporidis e compagni.
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Foto: © Federica Di Benedetto/Medusa Film
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