«La migliore del 21° secolo»: per Stephen King, questa serie tv non ha eguali
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«La migliore del 21° secolo»: per Stephen King, questa serie tv non ha eguali

Il re dell'horror ha parlato: si tratta di uno show imperdibile e che ha fatto scuola

«La migliore del 21° secolo»: per Stephen King, questa serie tv non ha eguali

Il re dell'horror ha parlato: si tratta di uno show imperdibile e che ha fatto scuola

Collage Stephen King Breaking Bad

Stephen King ha svelato quale serie TV considera la migliore del 21° secolo, sorprendendo molti dei suoi fan. Infatti, pur avendo costruito un impero nel territorio dell’horror, l’autore ha scelto un titolo non necessariamente ascrivibile al genere, ma che lo ha conquistato fin dalla prima scena. Una serie che, secondo l’autore di IT (e tantissimi altri spettatori), merita di essere ricordata come una delle più grandi di sempre.

Nel 2014, durante un’intervista con Rolling Stone, ha scelto senza esitazioni Breaking Bad come migliore serie dei nostri tempi, sottolineando come ne fosse stato conquistato fin dalla prima scena in cui Bryan Cranston appare per la prima volta nel ruolo di Walter White…in boxer! L’autore ha confessato di aver trovato particolarmente audace questa scelta, e anche fortemente simbolica: in poche parole, aveva capito immediatamente che si sarebbe allontanata dai canoni tradizionali.

Per chi non lo sapesse, o non avesse ancora avuto modo di recuperare la serie, la trama di Breaking Bad segue Walter White, un insegnante di chimica che, dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro ai polmoni, decide di entrare nel mondo della produzione di metanfetamine per risolvere i suoi debiti medici e garantire un futuro alla sua famiglia. Insieme al suo ex studente Jesse Pinkman, interpretato da Aaron Paul, Walter cerca di fornire una vita migliore alla moglie incinta Skylar e al figlio adolescente Walt Junior. Andata in onda dal 2008 al 2013 per cinque stagioni, è diventata un cult della serialità, soprattutto dopo essere stata rilasciata su Netflix nel 2011, dove la sua popolarità è cresciuta ulteriormente.

Oltre a Breaking Bad, Stephen King ha anche lodato altre serie che definisce “coinvolgenti” e ricche di profondità, come Sons of Anarchy, The Walking Dead, The Bridge e The Americans. Secondo l’autore, si tratta di prodotti «talmente stratificati e coinvolgenti che fanno sembrare i film delle storie brevi», un’osservazione che riflette la sua ammirazione per la complessità e la capacità di queste produzioni di tratteggiare personaggi e trame articolate.

Tuttavia, è stata The Shield a segnare una vera e propria svolta per King: guardando la serie, l’autore ha avuto l’impressione che la televisione stesse vivendo un “cambiamento epocale“. In particolare, ricorda il momento in cui il protagonista Vic Mackey, interpretato da Michael Chiklis, uccide un collega poliziotto nel primo episodio. Citando le parole dell’autore, in quel momento pensò: «La televisione ha appena subito un cambiamento sismico». La violenza e la complessità morale che The Shield ha portato sullo schermo sono state per lui rivoluzionarie. Nonostante l’importanza storica della serie sulla squadra di polizia di Los Angeles, King sintetizza così il suo parere: «Breaking Bad è migliore, ma The Shield ha cambiato tutto».

Infine, l’autore ha anche espresso il suo disinteresse per alcuni dei franchise seriali più popolari, come NCIS, CSI e Mad Men, affermando di non riuscire a sentirsi coinvolto da queste produzioni, che ritiene meno stimolanti rispetto ad altre proposte televisive.

Sui social, Stephen King continua ancora oggi a condividere consigli televisivi  e cinefili con i suoi fan. Recentemente, ha elogiato con particolare enfasi una serie Netflix, definendola molto simile a Stranger Things e lodandola per il suo cast e la qualità generale.

Fonte: Rolling Stones

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