Scavalcata soltanto da Squid Game 2 negli ultimi giorni, è la serie di genere disaster La Palma la vera regina delle feste 2024 su Netflix. Apprezzatissima dagli utenti della piattaforma, questa storia a metà tra survival movie e dramma familiare racconta le vicende di una famiglia norvegese in vacanza a La Palma, isola dell’arcipelago delle Canarie, dove improvvisamente un ricercatore rileva segnali allarmanti di un’eruzione vulcanica, che presto scatena un disastro naturale di proporzioni colossali.
Il fatto che la serie Netflix faccia del suo meglio per fornire una cornice scientifica alla catastrofe rappresentata ha portato gli spettatori a chiedersi se fosse per caso ispirata a una storia vera, e soprattutto quale sia la posizione degli esperti in merito: un’eruzione vulcanica del genere è davvero plausibile?
Occorre innanzitutto precisare che La Palma è basato su ipotesi scientifiche che risalgono addirittura agli anni Sessanta, quando Jim Moore, scienziato dell’USGS Hawaiian Volcano Observatory, osservò per la prima volta che alcune isole oceaniche come le Hawaii e le Canarie subiscono degli slittamenti del terreno, approssimativamente ogni 100.000 anni. Quando questo avviene, una porzione dell’isola scivola sotto il livello del mare, evento che potrebbe causare tsunami con onde fino a 100 m.
Ispirandosi a questa teoria, alcuni ricercatori nel 2001 hanno teorizzato che anche La Palma potesse subire un destino simile. È stato quindi pubblicato un articolo in cui si ipotizzava l’eventualità di uno slittamento improvviso nell’oceano di gran parte dell’isola, che avrebbe causato uno tsunami di proporzioni colossali. A questa teoria si ispira in larga parte il film Netflix.
Tuttavia, questa ricerca è stata successivamente smentita da un articolo dell’USGS Hawaiian Volcano Observatory a seguito dell’ultima grande eruzione vulcanica, avvenuta nel 2021. Si tratta della più lunga (85 giorni) e della più pericolosa mai registrata nella storia dell’isola, anche se, grazie alla preparazione della popolazione, si è verificata soltanto una morte, nonostante gli ingenti danni all’ambiente e al patrimonio. A seguito di questo disastro, la teoria del 2001 è stata smentita da nuovi dati. Il mapping dell’oceano ha infatti confermato che uno scivolamento improvviso del terreno sotto il livello dell’acqua è alquanto improbabile: il fenomeno avviene gradualmente, e il volume d’acqua interessato non sarebbe sufficiente a scatenare un mega tsunami. Anche nel caso peggiore, l’isola potrebbe generare uno tsunami di circa 1/2 metri, cosa che sarebbe certo preoccupante, ma ben lontana dal «peggiore disastro naturale della storia dell’umanità», come raccontato nella serie Tv. Infine, gli scienziati non hanno trovato eventi di portata paragonabile nella storia antica e recente.
Insomma, secondo le evidenze attualmente a disposizione, l’eventualità che La Palma crolli sotto l’oceano causando uno tsunami di proporzioni bibliche è altamente improbabile, se non impossibile. Possiamo quindi goderci la miniserie Netflix per quello che è: un affascinante e inquietante disaster movie.
Fonte: Collider
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