C’è un trait d’union che lega insieme le due attrici favorite per la vittoria del premio Oscar per la miglior interpretazione femminile e curiosamente, purtroppo, non ha a che fare coi loro film o con la possibilità di scrivere la storia dei riconoscimenti. Pochi giorni fa Fernanda Torres si è dovuta scusare per uno sketch giudicato razzista risalente a 17 anni fa, ora è il turno di Karla Sofia Gascón, che è passata dall’essere la prima interprete transessuale candidata come Miglior attrice per Emilia Pérez allo scandalo per alcuni tweet razzisti.
La Gascón, che già in questi giorni aveva dovuto affrontare critiche per le sue parole nei confronti dello staff della “rivale” brasiliana, è stata travolta dalle polemiche quando sono riemersi alcuni post risalenti a circa dieci anni fa e altri più recenti. Stando a quanto si apprende da fonti estere, nel 2016 avrebbe attaccato l’Islam, la lingua, la cultura e l’abbigliamento dei fedeli musulmani che vivono in Spagna (suo Paese natale), suggerendo che l’intera religione dovesse essere messa al bando.
Ancora più delicati, dalla prospettiva hollywoodiana quantomeno, potrebbero essere i tweet condivisi nel 2020, un mese dopo la morte di George Floyd, ucciso da un poliziotto a Minneapolis. Un caso che ha scatenato le proteste negli Stati Uniti e soffiato sul fuoco del movimento Black Lives Matter, ma la candidata all’Oscar Karla Sofia Gascón è andata dalla parte opposta definendo la vittima un tossicodipendente e un truffatore «al quale in pochi tenevano davvero».
Per questa vicenda, l’attrice di Emilia Pérez ha rilasciato un comunicato di scuse: «Voglio riconoscere la conversazione intorno ai miei post passati sui social media che hanno causato dolore. Come membro di una comunità emarginata conosco fin troppo bene questa sofferenza e sono profondamente dispiaciuta per coloro a cui ho causato dolore. Per tutta la vita ho lottato per un mondo migliore. Credo che la luce trionferà sempre sulle tenebre».
La cerimonia degli Oscar si terrà il 3 marzo 2025 e ora potrebbe essere tutto clamorosamente riaperto per la categoria Miglior attrice protagonista: Hollywood come reagirà agli scandali razzisti delle due principali contendenti per la statuetta? Li ignorerà, giudicandoli errori di un passato troppo lontano per poter influenzare le scelte di voto, oppure verrà riservato lo stesso trattamento da cancel culture che sono ad esempio costati la conduzione degli stessi Oscar a Kevin Hart, alcuni anni fa?
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Fonte: AP
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