La SIAE e i trailer online: una questione aperta. Che ne pensate?
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La SIAE e i trailer online: una questione aperta. Che ne pensate?

La SIAE chiede ai siti internet che si occupano di cinema di pagare per poter inserire i trailer dei film nei loro articoli. Vi spieghiamo i termini della questione e vi invitiamo ad esprimere il vostro parere

La SIAE e i trailer online: una questione aperta. Che ne pensate?

La SIAE chiede ai siti internet che si occupano di cinema di pagare per poter inserire i trailer dei film nei loro articoli. Vi spieghiamo i termini della questione e vi invitiamo ad esprimere il vostro parere

Infuria in questi giorni una polemica che sta coinvolgendo contemporaneamente SIAE, siti internet che si occupano di cinema, distributori ed esercenti.
Alla base del problema la richiesta fatta dalla SIAE al mondo del web di corrispondere una cifra forfettaria per poter pubblicare i trailer online.

La questione è posta in questi termini: la SIAE afferma che una parte importante del contenuto dei siti internet che si occupano di cinema è connessa alla pubblicazione dei trailer dei film, e poiché la maggior parte di questi trailer è caratterizzata da un accompagnamento musicale (che naturalmente qualcuno ha composto), è giusto che il diritto d’autore venga riconosciuto tramite il pagamento di un certo corrispettivo. Insomma: se tu sito tieni in piedi un business che ti dà degli introiti pubblicitari pubblicando dei trailer, devi riconoscere a me SIAE, in quanto rappresentante del diritto d’autore, un corrispettivo economico.

La questione non è di semplice soluzione per varie ragioni.
1) La circolazione dei trailer sui siti specializzati è ormai parte integrante delle strategie di marketing con cui le case di distribuzione promuovono i loro film.
2) La richiesta della SIAE tocca protagonisti del web di dimensioni molto diverse tra loro, e molte realtà, se dovessero far fronte alle richieste della SIAE, rischierebbero di scomparire.
3) Un forfait che permettesse solo la pubblicazione di un numero limitato di trailer obbligherebbe a scelte che nella maggior parte dei casi penalizzerebbero i film più piccoli e meno spettacolari, paradossalmente quelli più bisognosi di essere sostenuti
E soprattutto:
4) I trailer sono in sostanza una forma di pubblicità: è giusto dover pagare per poter circuitare una forma promozionale utile a sostenere un intero settore, per di più un settore che non attraversa un momento di particolare salute?

Per maggior completezza vi riportiamo le dichiarazioni di alcuni protagonisti di questa vicenda, estrapolate da articoli che potete trovare in forma completa su www.eduesse.it
Riccardo Tozzi, presidente Anica
“Capiamo che bisogna tener presente l’esigenza della tutela dei diritti musicali legati ai trailer. Specifico, però, che i produttori acquistano questi diritti per i film, pagando cifre diverse se le musiche sono utilizzate solo per le pellicole o anche per la promozione” (qui l’articolo completo)
Associazione 100autori (comunicato ufficiale)
“100autori ritiene importante tenere nel massimo conto il valore strettamente promozionale del trailer e il fatto che il web è oggi l’unico canale per la promozione anche di opere indipendenti che non possono contare sulle risorse necessarie per la promozione televisiva o sulla stampa” (qui l’articolo completo)
Gaetano Blandini, direttore generale SIAE
“Il diritto d’autore va rispettato e compensato anche in Internet. In nessun caso la Siae può tollerare equivoci sulla legalità oppure cedere ad aggressioni verbali come alcune che abbiamo purtroppo letto in Rete negli ultimi giorni” (qui l’articolo completo)

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