La stanza dell'orco: i Manetti Bros. al lavoro su un horror in 3D
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La stanza dell’orco: i Manetti Bros. al lavoro su un horror in 3D

Inizieranno settimana prossima le riprese del nuovo film dei registi di Piano 17 che prende spunto da fatti di cronaca nera e affida il ruolo dell'"orco" a Peppe Servillo

La stanza dell’orco: i Manetti Bros. al lavoro su un horror in 3D

Inizieranno settimana prossima le riprese del nuovo film dei registi di Piano 17 che prende spunto da fatti di cronaca nera e affida il ruolo dell'"orco" a Peppe Servillo

Il fascino delle 3 dimensioni conquista anche i Manetti Bros. I due registi romani infatti torneranno presto sul set (dopo il fantascientifico L’arrivo di Wang) per girare il loro primo film in 3D che, come lo stesso Marco Manetti (foto) ci ha raccontato, sarà “un horror dalle tinte molto forti”. Il titolo provvisorio è La stanza dell’orco e le riprese inizeranno il 23 maggio e si svolgeranno a Roma per circa 5 settimane, mentre il film dovrebbe essere pronto per settembre. La scelta del 3D è legata a una vera e propria passione dei registi per questa tecnologia: «Useremo telecamere Panasonic, che sono le uniche che permettono di girare direttamente in 3D a basso budget. Hanno delle limitazioni, per esempio alcune inquadrature da vicino non si riescono a fare, ma stiamo studiando il modo di “aggiustare” in post produzione quello che non riusciremo a fare durante le riprese. Le grandi produzioni usano il sistema delle doppie telecamere unite dal Rig, ma per una piccola produzione indipendente come la nostra diventa complicato soprattutto per una questione di tempi che si allungano moltissimo». Marco e Antonio Manetti non sono gli unici registi italiani ad aver deciso di tentare la strada delle 3 dimensioni sono Ezio Greggio con il suo film parodia Box Office, Bernardo Bertolucci con l’adattamento del romanzo di Ammaniti Io e te e Fausto Brizzi che arriverà in sala con la commedia Sex 3D.

Per quanto riguarda il soggetto del film il regista di Zora la vampira e Piano 17 spiega: «L’idea ci è venuta mentre eravamo sul set di Circuito chiuso (che hanno seguito in veste di produttori ndr) e la storia prende spunto da alcuni fatti di cronaca nera degli ultimi anni che non sveliamo subito per non rovinare nessun colpo di scena».

La trama vede protagonisti 3 ragazzi della periferia romana, interpretati da Lorenzo Pedrotti, Domenico Diele (che vedremo anche accanto a Pierfrancesco Favino nel film A.C.A.B.) e Claudio Di Biagio (regista del serial web Freaks di cui vi abbiamo raccontato qui), che «conducono una vita piena di insoddisfazione e sono in cerca di una via di fuga», racconta Marco Manetti, «Uno di loro lavora come meccanico in un’officina e quando un riccone gli affida la sua macchina prima di partire per un raduno di Rolls Royce, il ragazzo pensa bene di andarsi a fare un giro con i suoi amici. Nel cruscotto della macchina i tre trovano le chiavi della villa dell’uomo e decidono di approfittare della sua assenza per entrarci. Una volta dentro però scopriranno quale atroce segreto si cela al suo interno e prima di poter fuggire dovranno fare i conti con un imprevisto: il rientro anticipato del padrone di casa…».

Nei panni dell’uomo vedremo Peppe Servillo (fratello di Toni, visto di recente nel gradevolissimo Into Paradiso), mentre è ancora in via di definizione il resto del cast anche per alcuni ruoli cruciali di cui non vi sveliamo ancora nulla… (Foto di Barbara Oizmud)

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