Se a un certo punto, verso la metà degli anni Novanta, s’è tornato a parlare giorno e notte di Star Wars, il merito è sicuramente dell’Universo Espanso di cui vi abbiamo parlato qui. Non solo, ovviamente: più di tutto poté l’annuncio che la saga sarebbe tornata al cinema nella sua interessa. È il 1997, infatti, quando nelle sale di tutto il mondo comparve una nuova versione di Episodio IV, riveduta, corretta, ripulita e con effetti speciali di vario genere aggiunti qui e là per abbellire il pacchetto. Stesso destino ebbero anche gli Episodi V e VI, per la gioia di chi negli anni Ottanta era troppo giovane per godersi Star Wars al cinema ma anche per lo sconforto dei fan più hardcore: le nuove versioni, infatti, ribollivano di dettagli considerati superflui e fuori posto; a dirla tutta, è difficile dar torto ai puristi: la CGI nelle nuove versioni faceva spesso a pugni con gli effetti speciali tradizionali, e la pulizia dell’immagine attuata con mezzi digitali serviva soprattutto per mettere in evidenza i difettucci degli originali. Il casco nero di Darth Vader macchiato di ditate, i costumi non proprio perfetti… c’era abbastanza carne al fuoco per far impensierire gli incontentabili.
Soprattutto, detti incontentabili erano preoccupati che il nuovo look ripulito potesse riflettersi anche sulla nuova trilogia, quella composta dagli Episodi I, II e III, la origin story di Darth Vader che sarebbe arrivata al cinema per la prima volta nel 1999. «È inutile fare nuovi film di Star Wars» dicevano gli scettici. «Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker non funzionerà mai». Dubbi e speranze dei fan sono protagonisti, tra l’altro, di un piccolo gioiello di nome Fanboys, diretto da Kyle Newman, protagonisti Sam Huntington, Kristen Bell e Jay Baruchel. Seppur uscito nel 2009, a dieci anni quindi da Episodio I, il film, che racconta il viaggio di tre nerd verso lo Skywalker Ranch di Lucas in cerca di una copia in anteprima di Episodio I, è intriso di mitologia starwarsiana e si chiude [SPOILER, ovviamente] dando voce a quello che tutti i fan della saga si erano chiesti prima di entrare in sala per Una nuova minaccia: «E se il film fa schifo?». Al tempo si sarebbe detto: «Ai posteri l’ardua sentenza». Oggi, siamo noi i posteri.
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