E invece, contrariamente alle previsioni dei più scettici, Episodio III è nettamente il migliore dei tre film della nuova trilogia, foss’anche solo per la sequenza finale con [SPOILER!] lo scontro tra Anakin e Obi-Wan, la (presunta) morte di Anakin e la sua resurrezione a opera del futuro Imperatore Palpatine. La vendetta dei Sith era il più delicato dei tre film, quello dove la scelta di Anakin di abbracciare il Lato Oscuro della Forza si concretizza, e George Lucas, finalmente tornato a manovrare la macchina da presa con sicurezza, azzecca (quasi) tutto. In particolare, il rapporto tra il futuro Darth e Padme degenera finalmente in odio distruttivo: basta smancerie, è proprio rinunciando all’amore che si abbraccia il Lato Oscuro, e Hayden Christensen ottiene qui, una volta diventato cattivo, le prime scene veramente azzeccate nella trilogia.
Certo, non mancano le occasioni per fare un po’ di polemica: per esempio, la lotta (in CGI estrema) tra Yoda e Darth Sidious, con il vecchio saggio verde che saltella per lo schermo manco fosse Chobin, resta uno dei capitoli più dimenticabili dei sei film. C’è comunque da segnalare un rinnovato apprezzamento da parte dei critici: per il ruolo da cattivo di Christensen e per la recitazione di Natalie Portman. C’è pure un po’ di fan service: Chewbacca (Peter Mayhew) e la voce raspante di Darth Vader (James Earl Jones) hanno entrambi un cameo nel film. La vicenda di Anakin è conclusa, le fila sono finalmente (quasi) tutte tirate, sembra insomma che sia stata messa la parola fine sulla saga sci-fi più amata al mondo. Oppure no?
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