La parola “fine” su un franchise così redditizio, ça va sans dire, non verrà probabilmente mai messa. La conclusione della seconda trilogia porterà con sé un nuovo ritorno in massa all’universo di George Lucas, declinato tra fumetti, romanzi, videogiochi e serie animate. Impossibile tenere il conto di tutto quanto: il fatto che il canone di Star Wars sia da sempre “pubblico”, per cui chiunque può contribuirvi anche in minuscola parte, assicura un flusso di nuove informazioni e “pezzi” impossibili da assemblare nel corso di una sola esistenza. Ci sono però un paio di cose sulle quali vale la pena soffermarsi.
La prima si chiama Star Wars: Knights of the Old Republic ed è un videogioco sviluppato da BioWare per XBox e PC. Non è il primo gioco ambientato nell’universo di Star Wars (i più, ahinoi, anziani ricorderanno certamente il difficilissimo Star Wars per NES), ma è sicuramente quello che più di tutti cattura l’essenza di cosa sia davvero Star Wars: avventura, cameratismo, esplorazione, intrighi politici, amicizia, amore, oltre alla sensazione di onnipotenza che dà il poter fulminare un avversario sparando fulmini dalle mani. KotOR, come lo conoscono confidenzialmente i fan, è uno dei grandi capolavori dell’Universo Espanso di Star Wars, nonché viatico per un progetto interessante e ambizioso come The Old Republic, il MMORPG di Star Wars. Che, oltretutto, è free-to-play, se volete farvi un giro.
La seconda, invece, è Clone Wars, serie animata (anzi, animate: ne esistono due, una in 3D e una in animazione tradizionale, oltre a un film, quattro videogiochi, un romanzo) che racconta nel dettaglio gli episodi più importanti di quella “guerra dei cloni” citata già in Episodio IV e poi approfondita negli Episodi I e II. Si tratta del primo ingresso in grande stile di Lucas nell’Universo Espanso, un tentativo di mettere ordine nell’evento più importante della sua galassia. Un passo importante, in un canone in gran parte determinato dalla fantasia dei fan, che dimostrava come Lucas ci sapesse ancora fare a livello creativo e potesse ancora partorire idee rivoluzionarie. Finché…
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