Sempre grazie a Entertainment Weekly e al coverage dedicato all’attesissimo La Torre Nera, possiamo adesso riportarvi gli estratti più importanti di due lunghe e corpose interviste fatte dal magazine ai due interpreti principali del film, Idris Elba (Roland Deschain) e Matthew McConaughey (Randall Flagg), durante le quali sono emersi nuovi dettagli sulla trama e sui personaggi, che ci danno un’idea delle differenze che ci saranno tra la trasposizione di Nikolaj Arcel e l’omonimo romanzo del maestro Stephen King. Insieme alle interviste vi riportiamo anche le prime foto ufficiali di Deschain e Flagg.
Il mondo de La Torre Nera è un insieme di fantasy, sci-fi, western, horror e mistero, ma la storia si potrebbe ridurre a qualcosa di davvero semplice, come viene scritto anche nei romanzi: «L’Uomo in Nero fuggì nel deserto, e il Pistolero lo seguì». La vicenda è infatti ambientata in una dimensione chiamata Medio-Mondo, posto dove è già avvenuta l’Apocalisse, adesso in fase di espansione come un’onda in tutte le altre realtà. Dice Elba: «Quando incontriamo Roland è un po’ smarrito. Ha dimenticato il suo scopo, ma è un protettore. Ha solo bisogno di risvegliare questa parte sopita di sé». Ritroverà il suo scopo quando dovrà proteggere dalla grinfie di Walter aka L’Uomo in Nero il giovane Jack Chambers (Tom Taylor), un ragazzo che possiede una potente abilità psichica della quale vuole impossessarsi il villain interpretato da Matthew McConaughey, “uno stregone potentissimo causa della decimazione del Medio-Mondo“: «È solo un uomo in realtà», dice l’attore premio Oscar per Dallas Buyers Club: «Un uomo che espone le molte ipocrisie del mondo. Non è il Diavolo insomma, ma sono sicuro che all’Inferno lo reputino tale».
Il film si discosterà molto dall’opera originale di King, mantenendo però intatti luoghi e personaggi. L’idea è quella di creare un universo cinematografico che possa coesistere con i romanzi e i fumetti del franchise. Uguale resta quindi l’odio del Pistolero per Randall Flagg, l’uomo che gli ha fatto perdere tutto ciò che amava: «E pensare che io lo venero», dice McConaughey: «È davvero l’unico avversario che ho. Espongo ipocrisie, e lui è quanto di più vicino alla purezza. È molto prezioso per me. Spesso cerco di pomparlo, come fosse un pugile all’angolo, dicendo “dai, puoi farcela”, perché voglio tenerlo in vita in modo che la vendetta mi raggiunga». Un rapporto complesso, insomma, un odi et amo univoco nei confronti di una nemesi positiva che non brama altro se non la sua dipartita. Qual è poi lo scopo finale di Flagg? La caduta della Torre Nera, dove convergono tempo, spazio e dimensioni: «Se crollasse, tutti gli spazi tra i vari mondi cadrebbero nell’oscurità», il che sarebbe davvero un male per tutti.
Anche L’Uomo in Nero, però, ha un padrone: si tratta del Crimson King, un’entità simile a Dio che vuole essere resuscitata per governare il caos tra i mondi una volta distrutta la Torre Nera. Per questo Flagg è alla ricerca di Chambers, perché possiede un potere chiamato The Shine che può distruggere le travi trans-dimensionali erette per mantenere stabile e forte la Torre. È una scoperta per lui: «È come se avessi trovato la mia carta vincente». Giusto, ma anche Jack ha il suo asso nella manica: Il Pistolero arriverà infatti in sua difesa, costringendo Flagg ad adottare ogni tipo di misura per catturarlo.
Vi ricordiamo che La Torre Nera vedrà nel cast anche Abbey Lee, Fran Kranz, Katheryne Winnick, per un‘uscita nelle sale è prevista per il 17 febbraio 2017.
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