Si fa sempre un gran parlare del gap tra cinema italiano e cinema americano, e il più delle volte non è chiaro di cosa si parla. Si percepisce però, ed è probabilmente il punto, una mancanza generalizzata di ambizioni, che sono estetiche, tecniche, narrative e concettuali. Non è quindi una questione di “sguardo” – che di sguardi importanti ancora ne offre diversi il nostro cinema d’autore – ma di professione, di studio. Una certa esterofilia costruttiva che insegni a pensarsi in un mercato più grande. Per paradosso (o forse no), oggi è molto più facile trovare tutto questo nella scena indipendente, non fosse che tra i tanti filmmaker indie di belle speranze si nota a volte un deficit culturale, di pensiero e scrittura, perfino più grave della citata modestia di intenti.
Tutto questo per dire che mettere assieme un prodotto “completo”, che non frani in modo evidente in nessuna delle ambizioni citate, è cosa che accade di rado, da contare sulle dita di una mano (e ne restano).
Per questo qui a Best Movie siamo particolarmente contenti di aver iniziato ormai molti mesi fa un percorso di collaborazione e sostegno con alcuni dei più promettenti autori indie italiani, quelli che non si limitano a provarci, ma spesso ci riescono (da Roberto De Feo a Ivan Silvestrini, da Gianluigi Perrone a Giacomo Cimini). Tra questi c’è anche Fabio Guaglione, il cui True Love (creato con l’amico Fabio Resinaro) è arrivato in questi giorni sugli scaffali dei negozi in DVD. Cioè ora si può acquistare, insieme a tutto il resto del cinema italiano e internazionale in commercio in Italia, che è un bel traguardo.
Quando il film iniziò il suo percorso pubblico – i Festival, poi le vendite all’estero, l’uscita in alcuni mercati internazionali e infine il passaggio prima gratuito e poi a pagamento sulla piattaforma Cubovision – evitammo di dedicargli una recensione vera e propria, per evitare l’accusa di essere compiacenti, ammorbiditi, considerata anche l’amicizia che ci lega a Fabio. Oggi però due parole non si può non spenderle.
Guaglione inizia infatti sul suo blog un percorso in 7 puntate sulla creazione del film, con annessi contenuti speciali che nel DVD non trovate e che sono stati messi online apposta per noi di Bestmovie.it. Il viaggio vi testimonierà – crediamo – che una via italiana al cinema internazionale – una via seria, soddisfacente, compiuta, appetitosa – è possibile. Ed essendo Guaglione una persona brillante, dovrebbe essere pure molto divertente.
True Love è un thriller, un rompicapo, un survival movie e una storia d’amore. Qualcuno dice che è pure un horror, anche se di sangue ce n’è pochissimo. Ma insomma: soprattutto è una storia d’amore. La tagline è “Love is trust“, l’amore è fiducia. È anche la suggestione da cui una misteriosa associazione prende spunto per un esperimento basato su una macchina della verità grande come un monolocale, ipertecnologica, mutaforma. Due sposi freschissimi sono rapiti e rinchiusi, e la loro sopravvivenza dipenderà non tanto da quello che fanno – o hanno fatto -, ma da quello che provano. Ancora meglio: da quello in cui credono.
I riferimenti di True Love sono facili: The Game e The Cube molto più di Saw. Quello che non è facile è come un certo immaginario è stato ripensato fino a dargli nuovi significati, tratto distintivo dei progetti dei due Fabio. Ancora meno facile è il modo in cui il film è stato girato, in spazi stretti e immobili, valorizzati così da sembrare molto più grandi, mossi, appartentemente in trasformazione (trasformazione che però è difficile dire dove inizia e dove finisce). L’ultima sequenza, che ha un ribaltamento prospettico sconcertante, vale più di mille parole.
Per iniziare il viaggio dietro le quinte del film, accompagnati dal suo autore, cliccate qui.
Per vedere il trailer di True Love, cliccate qui.