L'attacco dei giganti, c'è un motivo ben preciso se Levi non è mai diventato Comandante del Corpo di Ricerca
telegram

L’attacco dei giganti, c’è un motivo ben preciso se Levi non è mai diventato Comandante del Corpo di Ricerca

Hajime Isayama ha spiegato come mai il suo personaggio più amato non è mai davvero diventato il numero uno dell'esercito

L’attacco dei giganti, c’è un motivo ben preciso se Levi non è mai diventato Comandante del Corpo di Ricerca

Hajime Isayama ha spiegato come mai il suo personaggio più amato non è mai davvero diventato il numero uno dell'esercito

L'attacco dei giganti Levi Ackerman

Nell’universo de L’attacco dei giganti, il Corpo di Ricerca (o Armata Ricognitiva nel manga) è la divisione dell’esercito alla quale appartengono i tre protagonisti Eren, Mikasa e Armin, nonché la più coinvolta nel combattimento contro i Giganti, misteriose creature che divorano gli esseri umani. Per gran parte della storia, il suo Comandante è lo stoico stratega Erwin Smith, volto pubblico dell’Armata fino al tragico momento dello sterminio di massa dei soldati da parte del Gigante Bestia.

Prima della sua scomparsa, Erwin sceglie ufficialmente il suo successore: la nomina ricade su Hange Zoe, che fino a quel momento era una delle più capaci ricercatrici sulla vera natura dei Giganti. Questa scelta potrebbe sorprendere, visto che Hange era stata introdotta come una scienziata, interessata più a studiare i Giganti che a combatterli. Al contrario, molti fan si aspettavano che Erwin scegliesse il suo braccio destro, nonché il più forte soldato della divisione: il capitano Levi.

Secondo l’autore de L’attacco dei giganti Hajime Isayama, tuttavia, c’è una ragione ben precisa per cui Levi non è mai stato promosso al grado di Comandante del Corpo di Ricerca. «Il motivo per cui ho scelto Hange è perché il capo dell’organizzazione è colui o colei che porta su di sé tutte le responsabilità e ne rappresenta l’immagine. È per questo motivo che questa persona è in grado di mobilitare liberamente i soldati», ha spiegato il mangaka.

Nonostante le sue incredibili capacità in battaglia, insomma, a detta di Isayama Levi non sarebbe stato in grado di ricoprire questo ruolo. Questo a causa del suo carattere, apertamente schivo e scontroso, che lo rende difficile da approcciare sia per i suoi sottoposti che per gli altri membri dell’esercito. Al contrario Hange, espansiva e affidabile, è una persona con cui i cadetti (e in primis il protagonista Eren) possono confidarsi apertamente, cosa che la rende più adatta alla carica in questione.

«Questo era il meccanismo che volevo mettere in piedi – ha concluso il creatore de L’attacco dei giganti -. Per quanto riguarda Levi, invece, il suo ruolo è simile a quello di un libero nella pallavolo. Per questo, non può diventare il numero uno dell’organizzazione».

E voi che ne pensate? Siete d’accordo con la motivazione dell’autore?

Fonte: FandomWire

© RIPRODUZIONE RISERVATA