Le associazioni dell’esercizio cinematografico italiano Anec, Anem, Acec e Fice hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro di Cinecittà Luce a causa della drastica contrazione dei contributi pubblici. In un comunicato congiunto i presidenti delle associazioni (Paolo Protti per l’Anec, Carlo Bernaschi per l’Anem, Mario Lorini per la Fice, e il segretario dell’Acec Francesco Giraldo) hanno dichiarato: «Un patrimonio di professionalità e di materiali, noto ed apprezzato a livello mondiale, non può correre il rischio di andare disperso senza provocare danni gravissimi non solo a tutto il cinema ma all’immagine stessa dell’Italia. È semplicemente impensabile sciogliere il nesso strettissimo che lega il cinema italiano e Cinecittà Luce, fatto degli studi, della promozione delle opere prime e seconde, dell’archivio storico, della diffusione all’estero e soprattutto delle straordinarie maestranze. Tutti elementi che hanno fatto di Cinecittà un marchio conosciuto e ammirato ovunque». I rappresentanti dell’esercizio passano poi a constatare la «debolezza politica del responsabile preposto alla tutela delle attività culturali e di spettacolo. Non resta che sperare che chi ne ha le competenze proceda rapidamente alla designazione di un nuovo titolare del dicastero, scegliendolo tra coloro che sono nelle condizioni di poter affrontare rapidamente e con efficacia la drammatica situazione che i tagli ai contributi pubblici stanno generando e di cui Cinecittà Luce è una delle vittime più illustri, ma non certo la sola».
© RIPRODUZIONE RISERVATALe associazioni dell’esercizio cinematografico preoccupate per Cinecittà Luce
Anec, Anem, Acec e Fice, in un comunicato congiunto, hanno espresso preoccupazione per il futuro dell'istituzione, constatando la debolezza politica del responsabile preposto alla tutela delle attività culturali e di spettacolo