Due uomini agli antipodi Enzo ed Henry. Uno di cognome fa Ferrari, l’altro Ford. Per il primo le corse sono tutto, sono la vita stessa, sono il senso e l’essenza di un’esistenza intera, affrontata senza compromessi e rimpianti, con l’unico obiettivo di vincere sempre e comunque. Per il secondo, invece, le gare automobilistiche sono puro marketing: l’auto che vince la domenica sarà quella che compreranno i ragazzi il lunedì. Due uomini, Ford e Ferrari, che hanno segnato la Storia, industriale e sportiva, a livello mondiale. E che a una storia, avvincente e romantica, rimarranno legati per sempre. Una vicenda che è nata proprio intorno a una corsa, anzi alla corsa automobilistica per eccellenza, quella 24 Ore di Le Mans che rimane ancora oggi uno dei trofei più prestigiosi e ambiti del motorsport a livello mondiale, una vera prova di forza e resistenza per piloti, costruttori e meccanici, impegnati in una gara lunga un giorno intero su un tracciato, il Circuit de la Sarthe, situato nella campagna francese in prossimità della città di Le Mans. Una lingua d’asfalto che si dipana per oltre 13 chilometri tra interminabili e pericolosissimi rettilinei, che culminano in lentissime curve a gomito e insidiose varianti capaci di mettere costantemente a rischio la vita di chi sta gareggiando. Per raccontarvi Le Mans ’66 bisogna fare un salto nel passato…
Le Mans ’66 – La grande sfida, abbiamo domato il cavallino rampante
Il film racconta una storia vera: la rivalità tra due marchi che hanno scritto la storia dell'automobile, Ford e Ferrari. Un accordo saltato, una vendetta che ha il sapore della scommessa sportiva e due uomini che hanno saputo regalare alla casa americana una vittoria epica