Scelte non esattamente entusiasmanti quelle di Fox, il secondo canale free a presentare i palinsesti agli Upfront americani. L’emittente avrebbe dovuto cancellare alcune serie dagli ascolti in caduta libera, come la sitcom New Girl, e rischiare un po’ di più, valorizzando procedurali come Backstrom, la cui morte prematura alla prima stagione stride con il rinnovo di Bones per l’undicesima stagione. Fox sembra seguire una linea editoriale precisa, quella di andare sul sicuro ma soprattutto di prendere le distanze dai prodotti con protagonisti e situazioni ameni o “strani”. La new girl Jess ne è un esempio lampante: bizzarra e canterina creatura delle prime stagioni, ha subito lo smussamente dei suoi tratti caratteriali più strambi e si è così guadagnata la sopravvivenza. Idem per la ritardata sociale Brennan di Bones, che ha ormai imparato i codici della società e ha messo su famiglia mentre il suo team ha di che competere con Grey’s Anatomy per il numero di membri morti prematuramente. La serie è creata da Hart Hanson, lo stesso che ha preso le distanze dal procedurale sull’antropologa forense, ormai consapevole di avere tra le mani una serie esausta, e ha puntato su Backstrom, personaggio troppo brutto-cattivo-provocatorio e irriverente per sopravvivere in Tv. Fosse stato bello e sexy come House, forse ce l’avrebbe fatta.
Un’eccezione la rappresenta senz’altro The Last Man on Earth, serie ideata e interpretata dal comico del Satuday Night Live Will Forte che riesce a portare al successo una comedy con un protagonista bruttino, mediocre e invidioso e molto, molto simile al resto della popolazione mondiale, ovvero noi. Nello show invece, come lui ce ne sono pochi, visto che il pianeta è praticamente deserto: un incipit decisamente strano ma che Forte ha sviluppato saggiamente, guadagnandosi un altro anno di vita. Confermato il ritorno di due show esordienti dagli ascolti incoraggianti: il musical hip hop Empire, con la splendida e assertiva Cookie interpretata da Taraji P. Henson, grandissima rivelazione dell’anno – tanto da vantare ascolti in crescendo di episodio in episodio – e il noir Gotham, prequel dark incentrato sugli esordi criminali dei villain di Dc Comics e su un giovanissimo Bruce Wayne-Batman.
Bella sorpresa quella che riguarda Sleepy Hollow: l’affascinante professore universitario, l’inglese bicentenario Ichabod Crane non smetterà di cacciare i demoni con la sua partner, la poliziotta Abby Mills: si è salvato grazie ai cambiamenti di ritmo e narrazione della seconda parte della stagione che è riuscita a risollervarne le sorti. Al sicuro anche i cartoni animati di I Simpson, I Griffin e Bob’s Burgers e la strampalata comedy poliziesca con un’altra star del Saturday Night Live – Andy Samberg – Brooklyn Nine-Nine.
Tra le cancellazioni spicca quella del procedural The Following, sulla quale il canale ha inizialmente puntato moltissimo ma che con la terza stagione, privata della centralità delle dinamiche che la caratterizzano – il rapporto morboso e ossessivo che lega il profiler e i serial killer interpretati da Kevin Bacon e James Purefoy – ha perso molti spettatori. Defunte anche la sitcom autobiografica Mulaney, la versione americana di Braccialetti rossi Red Band Society e The Mindy Project, forse destinata a un ripescaggio.
Le serie rinnovate e cancellate di Fox
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