«Leggevo molti fumetti ma non girerò mai un cinecomic», Clint Eastwood spiega il perchè
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«Leggevo molti fumetti ma non girerò mai un cinecomic», Clint Eastwood spiega il perchè

Nel suo intervento al CinemaCon il regista risponde alle domande del pubblico

«Leggevo molti fumetti ma non girerò mai un cinecomic», Clint Eastwood spiega il perchè

Nel suo intervento al CinemaCon il regista risponde alle domande del pubblico

Mentre nelle sale esce Avengers: Age of Ultorn e in rete si va in visibilio per ogni singolo fotogramma del trailer di Batman v Superman: Dawn of Justice, oltreoceano, al CinemaCon, Clint Eastwood tiene un intervento in cui risponde alle domande del pubblico e in cui racconta il suo cinema.

Tra i progetti futuri del regista di American Sniper -non c’è dubbio- non ci sarà un cinecomic, per nessuna ragione al mondo. In modo categorico, Eastwood racconta infatti che «leggevo molti fumetti quando ero un ragazzo, ma ho smesso e adesso non lo faccio più. Preferisco storie e film indirizzati a un pubblico adulto.» In effetti, si è trattata più di una curiosità da parte del pubblico che non di una concreta ipotesi: dopo tutto, molto difficilmente ci immagineremmo il regista alle prese con un adattamento Marvel o DC. Al contrario, Eastwood si è detto entusiasta della carriera del figlio Scott, che oltre a essere il protagonista di The Longest Ride, sarà presto in una serie di cinecomic. 

Nonostante la fama e il successo internazionali, che lo hanno consacrato a icona del cinema, Clint continua a frequentare le sale «sostengo il cinema indipendente e di qualità: appoggio il lavoro di mio figlio e sono andato in un multisala per The Grand Budapest Hotel».

Il discorso tocca poi una particolare controversia, di cui il regista è stato oggetto diversi anni fa: era il 2005 e Michael Moore lo accusò di aver attentato alla sua vita avendogli intimato di non presentarsi mai davanti alla sua porta con una telecamera in mano o Eastwood gli avrebbe sparato. Naturalmente, Clint smentisce tutto, ma lascia l’uditorio con una mezza risata «dopo tutto», ammette «non sarebbe nemmeno una cattiva idea!».

Fonte: Variety

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