Al The Space Vimercate, per la pre-apertura del Best Movie Comics & Games 2024, è intervenuto Leo Ortolani, il fumettista papà di Rat-Man, autore del poster di questa edizione, che ha presentato il suo nuovo lavoro, Gli infallibili (Panini), una storia che trae ispirazione da tanti classici del grande e piccolo schermo.
Nella storia, uscita lo scorso 9 maggio, siamo in un mondo davvero maschile come quello de Gli Infallibili, nel quale occorre un cambiamento deciso. Questo sarà portato dalla signora Paul, un agente in transizione che affiancherà il più maschilista di tutti, l’agente London, nelle indagini su una serie di misteriosi omicidi, tra bambole per il sesso, auto d’epoca, club esclusivi.
L’idea di partenza de Gli Infallibili si rifà a uno dei primi esperimenti nel disegno di tavole a fumetti da parte dell’autore, compiuto all’età di 7 anni. Ci sono molti rimandi cinematografici al genere spionistico, con citazioni e riferimenti parodici, ma senza snaturare gli originali. “Se faccio degli omaggi è perché amo i modelli di partenza“, dice Ortolani.
La narrazione è anche legata a diversi temi tra cui la gender equality, la cui esplorazione però non coincide mai con predicozzi e moralismi. “Per vendere Gli Infallibili ho detto che è la risposta del patriarcato a Barbie. Nel primo numero c’è una bambola assassina che porta il discorso a un livello sempre più alto, fino a incontrare Dio. Ho utilizzato in passato Rat-Man per il fantasy, il western o altri generi, usandolo per diversi tipi di storie, ma qui il personaggio non ha più la maschera di Rat-Man e per la prima volta gliela tolgo“.
C’è spazio, a chiudere, anche per il primo ricordo di Ortolani di un’esperienza di visione in una sala cinematografica: “La mia prima volta in un cinema, che non fosse quello della parrocchia, siamo andati a vedere L’impero colpisce ancora, fin dalla prima scena sono stato trasportato in un mondo incredibile. Io non avevo neanche visto il primo all’epoca, e all’improvviso è arrivato Darth Vader…”.
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