Pioggia di critiche su Liam Neeson, che in una recente intervista, ha dichiarato di aver desiderato un omicidio a sfondo razziale quando una persona a lui cara fu sessualmente violentata. Qui le parole dell’attore: «Lei ha gestito la situazione dello stupro nel più straordinario dei modi, la mia immediata reazione fu… le chiesi se sapeva chi fosse. No. “Di che colore erano?”. Lei ha risposto che era un nero. […] Mi vergogno di dirlo, ma per tipo una settimana, ho sperato che un “nero bastardo” si avvicinasse a me al pub e attaccasse briga per qualcosa. Così avrei potuto ucciderlo».
I commenti arrivati online sono stati chiaramente molto duri, e c’è addirittura chi sostiene che con queste dichiarazioni, Neeson si sia praticamente giocato la sua carriera. A dare una replica, adesso, è lo stesso interprete, che ha voluto ribadire il suo shock per aver anche solo pensato una cosa simile: «Lei mi aveva detto che era stato un uomo di colore. Dopo quel fatto, ci sono state notti in cui andavo deliberatamente nelle zone black della città in modo che qualcuno mi mettesse in una situazione in cui potessi usare la violenza fisica. L’ho fatto 4 o 5 volte, poi mi sono ripreso. Ero sconvolto per questo bisogno primario che avevo. Mi ha sconvolto e mi ha ferito. Chiesi aiuto e andai da un prete… non sono razzista. È accaduto quasi 40 anni fa».
Infine, Leeson sottolinea che avrebbe fatto la medesima cosa anche se lo stupratore fosse stato un bianco, e che l’esperienza gli è stata comunque di lezione. Insomma, che ne pensate in proposito? L’attore, ricordiamo, arriverà prossimamente nelle sale italiane con Un uomo tranquillo, action thriller di Hans Petter Moland.
Fonte: IW
© RIPRODUZIONE RISERVATA