Lo Chiamavano Jeeg Robot arriva in home video a settembre!
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Lo Chiamavano Jeeg Robot arriva in home video a settembre!

Svelati tutti i contenuti extra

Lo Chiamavano Jeeg Robot arriva in home video a settembre!

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Il prossimo 15 settembre uscirà, in Dvd e Blu-Ray Lo chiamavano Jeeg Robot, l’opera prima di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli.

Il film, presentato lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma e uscito nelle sale a Febbraio 2016, ha raccolto nei mesi il favore di critica e pubblico che lo hanno portato a raggiungere quasi 5 milioni di euro al botteghino e ad aggiudicarsi ben sette David di Donatello, quattro Ciak d’Oro, il Globo d’oro, assegnato dalla stampa estera come miglior film 2016, e i due Nastri D’Argento.

Questi i contenuti extra:

Back stage: un lungo racconto dal set: i personaggi, gli effetti speciali, le musiche e molto altro direttamente dalla voce di chi ha lavorato al film. Gli attori, il regista, gli sceneggiatori, i musicisti, gli stuntman, i tecnici degli effetti speciali svelano i segreti di Lo chiamavano Jeeg Robot e ricordano la loro esperienza sul set. Un’occasione unica per conoscere le professionalità che hanno reso il film possibile.

I provini degli attori: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli alle prove con la macchina da presa prima di essere scelti per i ruoli di Enzo Ceccotti, lo Zingaro e Alessia.

Le scene tagliate: per chi non è ancora sazio, una sezione con tutte le scene che il regista Gabriele Mainetti ha deciso di tagliare.

Lo storyboard: una delle sequenze più amate del film, quella dello stadio, illustrata dall’abile mano di Marco Valerio Gallo. Un montaggio originale che mette a confronto le scene disegnate e quelle girate. Un momento di cinema curioso e interessante.

Tiger Boy: il secondo cortometraggio diretto, prodotto e musicato da Gabriele Mainetti e scritto da Nicola Guaglianone. Tra i dieci finalisti agli Oscar 2014, Tiger Boy è la storia la storia di Matteo, un bambino di nove anni, che armato di ago e filo costruisce una maschera identica a quella del suo mito: un wrestler di Corviale chiamato “Il Tigre”. La maschera diventa una seconda pelle per Matteo e non vuole togliersela per nessuna ragione. Quello che a prima vista viene scambiato per un capriccio è in realtà una chiara richiesta d’aiuto che nessuno riesce a cogliere.

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