Siete fan della versione cartacea de Lo Hobbit, mentre la trilogia cinematografica non vi ha convinti? Tutt’ora, a più di un mese dall’arrivo dell’ultimo capitolo nelle sale, non è chiaro se l’idea di Peter Jackson di dividere il libro in 3 film sia stata vincente. D’altronde, il testo di partenza è formato all’incirca da 300 pagine, niente di paragonabile a ciò che ispirò la saga cinematografica de Il Signore degli Anelli.
Pur di portarsi a casa tre film completi (e di durata sostanziosa), Peter Jackson è stato costretto ad un’amplia manovra di rimodellamento dell’opera originale. Che è anche un modo carino per dire che ha aggiunto molte scene inutili ed eccessivamente lunghe.
Se siete del parere che abbia esagerato, allora siete in buona compagnia. Un fan come voi, auto soprannominatosi Tolkien Editor, ha ben pensato di rimettere mano alla trilogia cinematografica, eliminando tutto ciò che non era presente nel testo di Tolkien. Il risultato? Un unico film della durata di circa 4 ore, dove su Bilbo Baggins vengono puntate tutte le luci della ribalta. Alcune tra le scene ad essere finite nel mirino del montaggio sono tutte quelle riguardanti il triangolo Tauriel-Legolas-Kili, in quanto non esistente nei libri, l’indagine a Dol Guldur da parte di Gandalf, il prologo con il vecchio Bilbo e molti degli avvenimenti di Laketown.
«Il mio obiettivo era quello di focalizzare l’attenzione su Bilbo, rendendo la narrazione più scorrevole. Ho anche riordinato alcuni momenti» ha dichiarato Tolkien Editor sulla sua pagina, dove è possibile scaricare (non si sa bene per quanto) la sua versione de Lo Hobbit. Con tanto di copertina del DVD rimaneggiata.
Se questa non è passione.
Qui di seguito un esempio del montaggio: che ve ne pare?
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