Lo Hobbit, una delle parti migliori della trilogia ha rischiato di essere molto diversa
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Lo Hobbit, una delle parti migliori della trilogia ha rischiato di essere molto diversa

Decisiva, alla fine, è stata la scelta di Peter Jackson di dirigere lui stesso i tre film: ecco cosa sarebbe cambiato

Lo Hobbit, una delle parti migliori della trilogia ha rischiato di essere molto diversa

Decisiva, alla fine, è stata la scelta di Peter Jackson di dirigere lui stesso i tre film: ecco cosa sarebbe cambiato

un dettaglio di lo hobbit

Conosciamo ormai a menadito gli aneddoti che riguardano la trilogia del Signore degli Anelli e alcune scelte di casting che non sono state portate avanti ma che avrebbero decisamente cambiato il risultato finale, tuttavia storie di questo tipo ce ne sono anche per Lo Hobbit. Sicuramente meno riuscita e apprezzata rispetto alla trilogia “originale”, quella prequel ha rischiato infatti di essere molto diversa e purtroppo per i fan a cambiare sarebbe stata una delle parti migliori.

Torniamo indietro all’inizio della produzione dei tre film basati sul romanzo di J.R.R. Tolkien. Inizialmente, infatti, Peter Jackson non era sicuro di dirigere lui stesso i film de Lo Hobbit e al suo posto ci sarebbe dovuto essere niente meno che Guillermo Del Toro, non a caso accreditato tra gli sceneggiatori della trilogia. Del Toro si era già messo al lavoro e aveva in mente alcuni attori per i ruoli principali della storia, uno su tutti particolarmente clamoroso.

Tra i nomi che erano stati pensati dal regista premio Oscar, infatti, c’era anche quello di Ron Perlman. Il suo storico collaboratore e volto di Hellboy era stato immaginato sia per il ruolo di Beorn, poi andato a Mikael Åke Persbrandt, ma soprattutto per quello di… Smaug! Il grande drago che ha usurpato l’antico regno di Erebor è stato doppiato da Benedict Cumberbatch, autore di una delle performance che più sono piaciute ai fan della trilogia de Lo Hobbit. Cumberbatch ha fatto un lavoro enorme per modulare la sua voce, mentre Ron Perlman sicuramente avrebbe avuto vita più facile perché ha naturalmente una voce profonda e cavernosa. 

Come già dimostrato in carriera, Perlman sarebbe stata la scelta giusta per un personaggio che deve essere sia calmo che incutere enorme timore, ma sarebbe stato meglio di Benedict Cumberbatch? L’attore inglese ha dato tutto per la parte, inclusi movimenti del corpo in motion capture che tuttavia non sono stati poi usati dal team degli effetti speciali. Difficile quindi decidersi: sulla carta la voce di Ron Perlman è più adatta, ma è innegabile che la star di Sherlock abbia dato vita ad uno splendido Smaug.

Tra gli altri nomi che Del Toro aveva pensato per la sua versione de Lo Hobbit, prima che Peter Jackson si decidesse a dirigerlo, c’erano anche Ian McShane per uno dei nani della compagnia di Thorin e Doug Jones (altro suo frequente collaboratore) per quella del Re Elfo Thranduil. Scelte, queste, che tuttavia non avrebbero cambiato radicalmente le cose come invece sarebbe stato per la voce di Smaug. 

Voi cosa ne pensate? Avreste preferito Ron Perlman per la parte del drago? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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