Grazie a film come Generazione X e In cerca di Amy, possiamo dire che sia stato praticamente Kevin Smith a lanciare la carriera cinematografica di Ben Affleck, anni luce prima che lui diventasse un divo o l’interprete di Batman.
Eppure, sappiate che i due non si parlano ormai da un po’, e quando il cineasta ha recentemente rischiato la vita per un infarto, da Ben non ha ricevuto nemmeno un sms. Ha raccontato Smith: «Non direi che non andiamo più d’accordo, ma non mi parla da anni. No, non ho sentito nulla da lui dopo l’infarto. Ma va bene. Magari non l’ha saputo. Penso che probabilmente lui abbia un ruolo più importante nella mia mitologia rispetto al mio ruolo nella sua mitologia. Lui è stato in alcuni dei miei più grandi film, quindi nel mio mondo lui è ancora importante. Nel suo mondo, non ho un impatto da chissà quanto tempo. E lui ha poi fatto delle cose molto grandi. È diventato una grande star del cinema e un grande regista. Quindi non penso di apparire spesso nel suo radar tanto quanto lui appare nel mio».
Secondo Smith, il motivo di questo allontanamento potrebbe essere dovuto ad alcune incomprensioni. Ha raccontato il cineasta: «L’ultima volta che gli ho parlato era per il 20esimo anniversario di In Cerca di Amy. Durante il Q&A ho raccontato un’adorabile storia su un giovane Ben Affleck, di quando gli avevo dato lo script nel 1996 e lui aveva detto, “Baciare un altro uomo è la più grande sfida che un attore potrebbe mai affrontare” [nel film Ben bacia il collega Jason Lee, ndr.]. Ma qualcuno ha twittato la cosa facendola passare per una frase recente di Ben. Lui ha avuto dei guai per questo. Anche Evan Rachel Wood si era scagliato contro di lui su Twitter. Quindi se sei Ben Affleck, probabilmente l’unico momento in cui vedi il mio nome è in relazione a come ti rendo la vita più difficile. Mi rendo conto, anche ora… cerco di non parlare di lui ma già lo sto facendo da 5 minuti. Probabilmente non ha saputo dell’attacco di cuore, ma magari leggerà questo articolo e dirà, «Perché questo fo****o folle parla ancora di me?».
Insomma, noi sentiamo un po’ di rammarico nelle parole di Smith, voi che dite?
Fonte: DB
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