Si è chiusa sabato, con la consegna dei Pardi d’oro, la sessantasettesima edizione del Festival del film Locarno, il terzo più vecchio del mondo dopo Cannes e Venezia. Apertosi con una pellicola dal sapore marcatamente mainstream (il divertentissimo Cani sciolti, qui la nostra recensione), il festival ha poi preso la strada che gli è da sempre più consona, premiando pellicole internazionali e tendenzialmente fuori dai principali circuiti commerciali. A vincere il Pardo d’oro, il premio più importante, è stato Historia de la meva mort (Storia della mia morte) del catalano Albert Serra, mentre il premio per la miglior regia è andato al sudcoreano Hong Sangsoo per U Ri Sunhi. Unica traccia di Hollywood è nel premio per la miglior attrice, andato a Brie Larson (vista in 21 Jump Street) per Short Term 12.
Di seguito, il palmares completo:
CONCORSO INTERNAZIONALE
Pardo d’oro
Historia de la meva mort di Albert Serra, Spagna/Francia
Premio speciale della giuria
E agora? Lembra-me di Joaquim Pinto, Portogallo
Pardo per la miglior regia
Hong Sangsoo per U Ri Sunhi, Corea del Sud
Pardo per la miglior interpretazione femminile
Brie Larson per Short Term 12 di Destin Cretton, Stati Uniti
Pardo per la miglior interpretazione maschile
Fernando Bacilio per El Mudo di Daniel Vega e Diego Vega, Perù/Francia/Messico
Menzioni speciali
Short Term 12 di Destin Cretton, Stati Uniti
Tableau Noir di Yves Yersin, Svizzera
CONCORSO CINEASTI DEL PRESENTE
Pardo d’oro Cineasti del presente – Premio George Foundation
Manakamana di Stephanie Spray e Pacho Velez, Nepal/Stati Uniti
Premio per il miglior regista emergente
Costa da morte di Lois Patiño, Spagna
Premio speciale della giuria Ciné+ Cineasti del presente
Mouton di Gilles Deroo e Marianne Pistone, Francia
Menzione speciale
Sai nam tid shoer di Nontawat Numbenchapol, Tailandia
OPERA PRIMA
Pardo per la migliore opera prima
Mouton di Gilles Deroo e Marianne Pistone, Francia
Menzione speciale
Manakamana di Stephanie Spray e Pacho Velez, Nepal/Stati Uniti