Locarno 76: il Pardo alla carriera andrà al regista taiwanese Tsai Ming-Iiang
telegram

Locarno 76: il Pardo alla carriera andrà al regista taiwanese Tsai Ming-Iiang

Tra le figure fondamentali della seconda ondata del nuovo cinema di Taiwan, Tsai Ming-liang ha esordito all’inizio degli anni Novanta catturando con il suo cinema minimalista, rigoroso e sensuale lo smarrimento e l’impotenza di una generazione a cavallo tra due millenni

Locarno 76: il Pardo alla carriera andrà al regista taiwanese Tsai Ming-Iiang

Tra le figure fondamentali della seconda ondata del nuovo cinema di Taiwan, Tsai Ming-liang ha esordito all’inizio degli anni Novanta catturando con il suo cinema minimalista, rigoroso e sensuale lo smarrimento e l’impotenza di una generazione a cavallo tra due millenni

Tsai Ming-liang

Tra le figure fondamentali della seconda ondata del nuovo cinema di Taiwan, Tsai Ming-liang riceverà il Pardo alla carriera alla prossima edizione del Locarno Film Festival.

Il cineasta ha esordito all’inizio degli anni Novanta, catturando con il suo cinema minimalista, rigoroso e sensuale lo smarrimento e l’impotenza di una generazione a cavallo tra due millenni. Da sempre attento ai nuovi linguaggi espressivi, è diventato un punto di riferimento anche per l’arte contemporanea, grazie a installazioni ed esperienze in VR presentate in gallerie di tutto il mondo.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, ha dichiarato a margine dell’annuncio: «Il cinema di Tsai Ming-liang è un appassionante crocevia di storie e linguaggi. Sin dal suo esordio ha saputo mettere in scena le molteplici identità di un percorso creativo riflesso nelle articolazioni della storia taiwanese segnata dalla sua vicenda personale di cinese cresciuto fra la Malesia e Taipei. Nel suo lavoro erotismo e osservazione, ricerca formale e narrazione hanno dato corpo a una filmografia di bellezza folgorante e attonito stupore, nella quale lo spleen urbano della metropoli postmoderna ha trovato nuovi accenti. Tsai Ming-liang ha creato un’opera che interroga il cinema e il mondo con lucidità e commozione».

Il programma dell’omaggio

In occasione del premio, che verrà consegnato la sera del 6 agosto sulla Piazza Grande, durante la manifestazione sarà proposta una delle sue più recenti opere cinematografiche:

Rizi (Days), Tsai Ming-liang – Taiwan, Francia – 2020 – presentato domenica 6 agosto al Cinema GranRex.

Giovedì 3 agosto, inoltre, Tsai Ming-liang incontrerà il pubblico del Festival durante una conversazione sulle esplorazioni dei contesti sociali nel cinema e sul futuro dell’audiovisivo che si terrà al Forum @Spazio Cinema, e che sarà moderata da Kevin B. Lee, Locarno Film Festival Professor for the Future of Cinema and the Audiovisual Arts alla USI Università della Svizzera italiana supported by Swisscom.

A completare la panoramica sulla sua vasta produzione, sarà un’eccezionale mostra alla galleria Il Rivellino, che inaugurerà il 5 agosto alla presenza dell’artista, e rimarrà aperta al pubblico per tutta la durata del Festival. In questa sede sarà possibile ammirare una selezione di produzioni sperimentali come Transformation (2012), Ni de lian (Your Face, 2018) e la performance The Tree (2021).

Il Pardo alla carriera è sostenuto da Ascona-Locarno Turismo, Destination partner del Locarno Film Festival. Fra i vincitori delle scorse edizioni vi sono Francesco Rosi, Claude Goretta, Bruno Ganz, Claudia Cardinale, Johnnie To, Harry Belafonte, Peter-Christian Fueter, Sergio Castellitto, Víctor Erice, Marlen Khutsiev, Bulle Ogier, Mario Adorf, Jane Birkin, Fredi M. Murer, Dante Spinotti e, nel 2022, Costa-Gavras.

Tsai Ming-liang – Biografia 

Nato in Malesia nel 1957, Tsai Ming-liang ha presentato il suo primo lungometraggio, Qing shao nian nuo zha (Rebels of the Neon God, 1992) alla Berlinale del 1992. Il suo secondo film, Ai qing wan sui (Vive l’amour, 1994), ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre He liu (The River, 1996) ha vinto il Premio della Giuria a Berlino. Tutti i suoi lungometraggi finora sono stati selezionati nei maggiori festival cinematografici mondiali e cinque di essi hanno vinto il Premio FIPRESCI. Nel 2009, Visage (Face, 2009) è stato il primo film a essere incluso nella collezione Le Louvre s’offre aux cinéastes del Museo del Louvre. Negli ultimi anni, Tsai ha ricevuto attenzione anche nel mondo dell’arte, ed è stato invitato a partecipare a diverse mostre e manifestazioni, proponendo idee estetiche come il “Hand-sculpted Cinema” e “The removal of industrial processes from art making”. Nel 2012 ha iniziato la serie “Slow Walk” e da allora ha realizzato nove film, proiettati in festival e gallerie d’arte di tutto il mondo. Tornato a Taiwan, ha promosso attivamente i concetti di “Art Museum as Cinema” e “The Author’s Intended Way of Viewing”, introducendo nuove modalità di visione dei film come modo per bilanciare un mercato cinematografico eccessivamente commercializzato.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA