Per tutti i fan e gli estimatori di uno degli show più seguiti di sempre è arrivato Getting Lost, il film diretto dal regista Taylor Morden e prodotto dalla casa di produzione Pop Motion Pictures (qui il primo trailer ufficiale). O meglio, è già uscito solo nel circuito cinematografico canadese e americano il documentario che promette non meramente di celebrare, ma piuttosto di indagare, disvelare attraverso interviste e materiali inediti tutti i misteri, i retroscena, i rumor e le molteplici leggende metropolitane cresciute negli anni intorno a Lost, lo show creato da J.J. Abrahms che festeggia nel 2024 il ventennale dalla prima messa in onda. In Italia, in effetti siamo ancora in attesa di una comunicazione ufficiale riguardo la data di uscita. Infatti, se inizialmente era circolata la notizia di una release il 22 settembre in streaming sulla piattaforma Netflix, al momento l’atteso debutto di questo documentario si fa ancora attendere. Allora, in attesa di aggiornarvi con la data della nuova release, proviamo ad anticipare la domanda fatidica… Di cosa tratta davvero Getting Lost? E cos’ha in serbo di davvero speciale per tutti gli amanti della serie?
Un primo documentario interamente incentrato sulla storia di Lost, sia sotto l’aspetto narrativo e drammaturgico che da quello più strettamente produttivo, era già stato iniziato molti anni fa, nel 2010. Quel progetto non ha poi mai visto la luce, eppure da parte della vastissima schiera degli spettatori di tutto il mondo restava forte l’esigenza di poter vedere un prodotto del genere. Di poter trovare finalmente un’opera in grado di rispondere alle molte, moltissime domande rimaste da sempre in sospeso. L’idea di per sé si mostra per altro decisamente ambiziosa, già che Lost non è solo uno degli show che ha cambiato per sempre la storia della serialità contemporanea, ma anche del prodotto possibilmente più complesso, sfuggente, allegorico e per molti versi perfino controverso, pronto a negarsi a tutte le interpretazioni univoche. Negare essenzialmente lo stesso meccanismo familiare detto set up e pay off. Ovvero, fornire spiegazioni, arrivare alla risoluzione delle linee narrative fornendo risposte che non aprano ancora più domande. Eppure, dalle prime recensioni e le prime reaction, sembra proprio che Getting Lost sia esattamente quello che i fan stavano aspettando.
Del documentario sappiamo infatti che è piaciuto a pubblico e critica perché non si limita a raccontare come Lost, sin dai primissimi episodi abbia raggiunto un successo clamoroso, inaspettato e senza precedenti, in grado di stupire e travolgere gli stessi autori. In fondo, questi fatti erano ai fan già ampiamente noti. Quello che ha colpito di Getting Lost è dunque la scelta di non negare le controversie, non negare la delusione che alcuni hanno provato rispetto alle scelte intraprese dal team degli sceneggiatori e gli showrunner. Saranno proprio i diretti interessati, i membri della crew e del cast tecnico e artistico, compresi gli interpreti più apprezzati e celebri del cast originale, come Evangeline Lilly (Kate), Daniel Dae Kim (Jin-Soo Kwon), Henry Ian Cusick (Desmond), Josh Holloway (Sawyer), Jorge Garcia (Hugo) o Michael Emerson (Benjamin Linus), insieme naturalmente a J.J. Abrams e i suoi partner Damon Lindelof e Jeffrey Lieber a raccontarci le loro verità dal “dietro le quinte”. Ma soprattutto, il documentario offre anche una prospettiva non comune: quella dei fan, dei gruppi di ascolto e degli spettatori più entusiasti e fedeli, esaminando e raccontando quest’avventura anche dal loro punto di vista, per rappresentare fedelmente cosa significasse stagione dopo stagione essere un vero “Lostie”.
E voi che dite? Ce n’è abbastanza per accendere sempre di più la nostra curiosità verso quest’atteso documentario? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
Fonte: CBR
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