Certe connessioni di Hollywood sono così inaspettate da sembrare uscite direttamente da un episodio di Lost. Tra i tanti misteri che la serie ha regalato al pubblico, ce n’è uno che non riguarda l’isola o i suoi enigmi, ma un legame sorprendente tra il personaggio più inquietante dello show e una delle più grandi star di Hollywood: Tom Cruise.
Tra i numerosi volti che hanno contribuito a forgiare l’atmosfera carica di tensione della serie di JJ Abrams, pochi sono stati tanto inquietanti quanto Ethan Rom. Interpretato da William Mapother, rappresenta la prima vera minaccia con cui i sopravvissuti del volo Oceanic 815 si interfacciano dopo lo schianto. A differenza di altri antagonisti introdotti più avanti nella serie, la sua presenza è fan subito destabilizzante: inizialmente appare come un normale naufrago, ma si scopre ben presto che non era sulla lista passeggeri. Da quel momento, le sue azioni lo rendono una figura terrificante. Il rapimento di Claire (Emilie de Ravin), i misteriosi esperimenti sul suo bambino non ancora nato e l’impiccagione di Charlie (Dominic Monaghan) come monito sono eventi che rimangono impressi nella memoria degli spettatori. In poche parole, per tutta la prima stagione, Ethan incarna la paura dell’ignoto e il pericolo che si cela nell’isola.
Oltre a interpretare uno dei personaggi più spaventosi di Lost, William Mapother ha un legame inaspettato con Hollywood: è il cugino di Tom Cruise. Il suo nome completo, infatti, è William Reibert Mapother Jr., e condivide con la star di Top Gun lo stesso cognome di famiglia: Thomas Cruise Mapother IV.
I due non solo sono legati da un vincolo di sangue, ma hanno anche collaborato più volte sul grande schermo. Agli inizi della sua carriera, Mapother ha recitato in alcuni dei film più famosi di Cruise, spesso in ruoli secondari ma significativi. Il suo debutto cinematografico avviene proprio in Nato il quattro luglio (1989), diretto da Oliver Stone, dove Cruise è protagonista. Successivamente, ha avuto ruoli in pellicole come Magnolia (1999), Mission: Impossible II (2000) e Minority Report (2002).
Nonostante queste collaborazioni, le loro carriere hanno preso strade molto diverse. Cruise è diventato una delle più grandi star di Hollywood, dominando il box office con saghe come Mission: Impossible e blockbuster d’azione sempre più spettacolari. Mapother, invece, ha preferito il cinema indipendente e la televisione, trovando la sua consacrazione proprio grazie al ruolo di Ethan in Lost.
Pur apparendo in soli 11 episodi nell’arco delle sei stagioni della serie, Ethan Rom ha lasciato un’impronta indelebile. La sua introduzione cambia radicalmente la percezione dell’isola da parte degli spettatori: fino a quel momento, i pericoli sembravano essere solo l’ambiente ostile e i segreti della giungla, ma Ethan rappresenta la prima vera minaccia umana. Quando i naufraghi scoprono che non era sul volo Oceanic 815, la tensione esplode in una corsa contro il tempo per fermarlo.
Il personaggio non è solo un semplice antagonista: la sua storia si arricchisce man mano che la serie avanza. Nei flashback successivi, emerge che il suo coinvolgimento con gli Altri non era mosso da pura crudeltà; la sua missione riguardava la sopravvivenza di Claire e del suo bambino, un dettaglio che lo rende meno un villain tradizionale e più un personaggio ambiguo, con motivazioni complesse.
Anche William Mapother ha difeso la sua interpretazione, sostenendo che Ethan non fosse il mostro che tutti credevano. Durante un’AMA su Reddit, ha dichiarato: «Mi sono divertito moltissimo a interpretare Ethan. Ho sempre avuto una mia teoria sul fatto che non fosse davvero un cattivo. Non lo vediamo mai impiccare Charlie, non è lui a iniziare le risse con Jack e Charlie, e le iniezioni che somministrava a Claire si rivelano benefiche, come spiega Juliet più avanti. Potrei parlarne per ore!».
Nonostante venga ucciso nella prima stagione, Ethan continua a comparire nei flashback e in momenti cruciali della serie. Questo rafforza il suo ruolo nella mitologia dello show e dimostra quanto fosse essenziale alla trama, non solo come minaccia immediata, ma anche come tassello di un mistero più grande.
Insomma, il personaggio di Ethan Rom rimane uno dei più inquietanti di Lost, un perfetto esempio di come la serie sia stata in grado di costruire figure enigmatiche e spaventose senza ricorrere a mostri sovrannaturali. E sapere che dietro quel volto c’è un attore legato a una delle più grandi star di Hollywood rende tutto ancora più sorprendente!
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Fonte: Looper