Che il debutto cinematografico di Ryan Gosling alla regia avrebbe avuto dei problemi si era capito già a Cannes: Lost River era infatti stato presentato sulla Croisette con pareri decisamente altalenanti da parte di stampa e addetti ai lavori.
A complicare le cose, è arrivato anche l’annuncio dei problemi di distribuzione della pellicola: nessun grosso acquirente pareva interessato, costringendo la Warner Bros. stessa ad un grosso retrofront. Per Lost River sembrava rimasto solo il mercato indie, me a quanto pare la situazione è ben peggiore di così.
È delle ultime ore la notizia che il film di Gosling non avrà alcuna distribuzione in patria: negli Stati Uniti quindi, per vedere Lost River, si accederà direttamente all’home video.
Per l’acclamatissimo Ryan Gosling è davvero un brutto colpo: l’attore aveva curato tutte le fasi della produzione della pellicola, senza contare il suo debutto alla regia (un passo senza dubbio cruciale per molti dei suoi colleghi). Il progetto non aveva convinto fin dall’inizio: c’è chi è addirittura convinto che la favola dark protagonista del film, ovvero una madre single (Christina Hendricks) che viene trascinata in un mondo oscuro e sotterraneo mentre il figlio adolescente (Iain De Caestecker) scopre una strada segreta per una città subacquea, fosse troppo macabra per il grande schermo. Difficile crederlo, ma ad ogni modo nemmeno un cast stellare (nel quale figura anche la compagna Eva Mendes) ha portato fortuna alla pellicola.
Ryan Gosling aveva dichiarato in passato di essersi ispirato all’estetica di Nicolas Winding Refn e Derek Cianfrance, con i quali ha già lavorato più volte con indubbio successo. Questa volta è andata male, e all’attore conviene trovarsi una strada più personale per esprimersi sul grande schermo.
Fonte: variety
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