Lost, un presunto errore del primo episodio, in realtà, aveva già risposto a un grande mistero della serie
telegram

Lost, un presunto errore del primo episodio, in realtà, aveva già risposto a un grande mistero della serie

Questa scelta narrativa giocava con la percezione della realtà e il disorientamento dei protagonisti

Lost, un presunto errore del primo episodio, in realtà, aveva già risposto a un grande mistero della serie

Questa scelta narrativa giocava con la percezione della realtà e il disorientamento dei protagonisti

Protagonisti di Lost

Il primo episodio di Lost contiene un dettaglio che, sebbene inizialmente frainteso dai fan come un errore di continuità, in realtà anticipava già uno dei più grandi misteri della serie. Quando lo show ABC debuttò nel 2004, il suo enorme successo sorprese tutti, dai produttori al pubblico. Con una trama che mescolava elementi di mistero, avventura e sci-fi, ha cambiato per sempre la storia della serialità televisiva, raccontandoci la storia di un gruppo di sopravvissuti di un incidente aereo che si ritrovano su un’isola misteriosa, popolata da creature enigmatiche e segreti oscuri. Nel corso della narrazione, Lost sfidò a più riprese il pubblico con numerosi interrogativi, già a partire dal primo episodio, lasciando intendere che nessun dettaglio dovesse passare inosservato. Proprio quello che, nel pilot, sembrava solo un piccolo errore tecnico, in realtà nascondeva infatti una verità fondamentale.

Ci riferiamo, nello specifico, ad alcune variazioni nei dialoghi dei flashback, che raccontano gli eventi precedenti il disastro aereo, in particolare l’annuncio da parte della hostess Cindy ai viaggiatori di allacciarsi la cintura di sicurezza. Quando i personaggi della serie tornano con la mente all’evento scatenante, il messaggio sull’aereo viene ricordato in maniera diversa, a seconda del punto di vista del personaggio. Questo disallineamento, inizialmente ritenuto una piccola svista di produzione del pilot, era già un segnale della natura tutt’altro che oggettiva dei flashback in Lost.

In questo caso, il messaggio lanciato dalla hostess Cindy variava a seconda di quale personaggio fosse al centro della scena. Jack, nel suo flashback, ne ricorda una versione, mentre la memoria di Charlie e Kate fa affidamento a un’altra leggermente diversa. Non si tratta, come pensato, di semplice errore di continuità, ma un indizio che i flashback, e in seguito anche i flash-forward e i più complicati flash-sideways, che hanno impreziosito largamente la narrazione di Lost, sono esperienze soggettive, legate alle percezioni e alla memoria dei protagonisti. Sostanzialmente, l’intenzione del team creativo era far comprendere al pubblico che le esperienze dei personaggi, sia sull’isola che fuori, non sarebbero sempre state riportate in modo lineare o infallibile.

Oltre al ricordo specifico dell’annuncio della cintura di sicurezza, ci sono più versioni del momento in cui la hostess dichiara la destinazione del viaggio. In particolare, in uno degli episodi, il personaggio di Jack Shephard dice che il volo Oceanic 815 stava decollando da Sydney, in Australia, diretto a Los Angeles, ma c’è una piccola incongruenza riguardante le informazioni che ci sono state date sulla direzione del volo.

Nel pilot, alcuni personaggi fanno delle osservazioni che sembrano indicare che la direzione del volo fosse verso est, mentre, geograficamente parlando, un volo che parte da Sydney dovrebbe puntare verso ovest per raggiungere Los Angeles, dato che i due luoghi sono separati dall’Oceano Pacifico. In altre parole, i personaggi sembrano erroneamente suggerire che il volo fosse diretto su una rotta opposta a quella corretta. Inoltre, ci sono altre micro-variazioni in gioco: ad esempio, la prima volta in cui Cindy fa l’annuncio, enuncia chiaramente che questo è diretto verso Los Angeles ma, quando il momento viene ripreso in un flashback, “Los Angeles” diventa “LA”.

Questa scelta narrativa rispondeva anche alla volontà di rendere le storyline di Lost più intime e psicologiche, evidenziando come ogni ricordo fosse filtrato dal punto di vista dei singoli. La memoria umana è infatti soggetta a distorsioni e interpretazioni personali, un concetto che diventa sempre più chiaro nel corso della serie. Anche se la maggior parte degli spettatori, inizialmente, ha interpretato queste incongruenze come errori, in realtà si trattava di un sofisticato gioco narrativo che avrebbe stabilito il tono per l’intera serie.

Quello che sembrava essere un piccolo errore nel primo episodio, in definitiva, si è  rivelato un elemento cruciale nella costruzione della trama e nella comprensione del linguaggio visivo e narrativo di Lost, una serie che ha saputo lasciare il segno nel panorama televisivo per la sua capacità di combinare mistero, dramma e riflessioni sulla memoria e la percezione soggettiva della realtà.

Leggi anche: Lost, arriva il documentario che tutti i fan della serie devono assolutamente guardare

Fonte: CBR

© RIPRODUZIONE RISERVATA