Diciamoci la verità, Scontro tra Titani (così come il suo sequel, La furia dei Titani), non è che sia passato alla storia come il film più memorabile di sempre. Nonostante il budget da 125 milioni di dollari e i 493 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, nel 2010 la pellicola era stata alquanto maltrattata dai critici, tanto da guadagnarsi due nomination ai Razzie Awards, evento che “premia” i bidoni dell’anno: Peggior prequel, remake, rip-off o sequel (era il remake dell’omonimo film del 1981 di Desmond Davis) e peggior uso del 3D. Proprio della conversione in 3D è recentemente tornato a parlare il regista del film, Louis Leterrier, in un’intervista rilasciata a The Huffington Post: «È stata un’esperienza faticosa, è come se fossi stato scaraventato giù da un autobus». Riavvolgiamo un attimo il nastro: quando il film era in fase di post-produzione, abbagliata dal successo di Avatar, la Warner Bros. suggerì a Leterrier di convertire il suo film, apparentemente contro la volontà del regista stesso, che era scettico sulla riuscita della cosa. «Ad un certo punto ero diventato io il respnsabile della scelta del 3D, ma non è andata così. Avevo detto che non avrebbe funzionato. E infatti quel 3D era orribile, non funzionava per niente ed è stato solo un trucco per rubare i soldi al pubblico – confessa -. In pratica, Scontro tra Titani non è stato un mio film, ed è per questo che ho rifiutato di girarne il sequel. Ho cercato di fare del mio meglio, ma non è stata l’esperienza migliore della mia vita. Non mi sono mai sentito protetto».
Fonte: Huffington Post
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