Lucca Comics 2015, Best Movie presenta Lo chiamavano Jeeg Robot. La cronaca della serata con Santamaria e Mainetti
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Lucca Comics 2015, Best Movie presenta Lo chiamavano Jeeg Robot. La cronaca della serata con Santamaria e Mainetti

Tra applausi e urla è stato presentato ieri al Lucca Comics il film di Gabriele Mainetti

Lucca Comics 2015, Best Movie presenta Lo chiamavano Jeeg Robot. La cronaca della serata con Santamaria e Mainetti

Tra applausi e urla è stato presentato ieri al Lucca Comics il film di Gabriele Mainetti

Serata superoeroi made in Italy ieri al Lucca Comics, dove è stato presentato Lo chiamavano Jeeg Robot.

Del film, e di come ci abbia entusiasmato, vi aveva già parlato da Roma il direttore di Best Movie Giorgio Viaro, che ieri ha moderato l’incontro con il regista Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria, entrambi presenti alla proiezione.

Partiamo subito dalla domanda saliente: Ci sarà un sequel?
«Lo speriamo tantissimo – dice il regista Mainetti – noi lo abbiamo immaginato fin da subito, e ci stiamo già lavorando. Ma tutto dipende da quanto incasserà questo primo capitolo. Perciò dipende da voi.»

Ma quanto costa girare, in Italia un film di Supereroi?
«Noi abbiamo speso poco.»

«1milione e 600mila euro.» Interviene Santamaria.

«Si, vero – conferma il regista – ma all’inizio quando raccontavo il film ai produttori, mi ridevano tutti in faccia. Non siamo abituati ad immaginare eroi all’Italiana, e c’è sempre un rischio di scimmiottare quello che fanno gli altri, oltre che un pregiudizio di fondo da parte del pubblico.
Ma noi abbiamo lavorato a cachet minimo, tutti quanti. E lo abbiamo fatto per passione. Sembra retorica ma è davvero così.
Uno dei problemi in Italia è che le produzioni ritengano che per girare un’opera prima bastino 5 settimane. Noi invece avevamo bisogno di più tempo. Abbiamo girato in 9 settimane, lavorando tantissime ore al giorno.»

«Gabriele rischiava ogni giorno l’infarto, e io la vitascherza Santamariami sono strappato il quadricipite durante una corsa e ho preso un pugno in faccia. Anche se la cosa più difficile è stata ingrassare.  Mangiavo tantissimo e andavo tutti i giorni in palestra, sono passato da 80 a 100 chili. »

Il film è pulp, ma anche romantico oltre che un gangster movie.
«Si, abbiamo fatto tre film in uno. Un film romantico, uno sui supereroi e uno di gangster. Il difficile è stato armonizzare questi tre diversi linguaggi, ma spero di esserci riuscito»

Noi diciamo di sì, c’è riuscito. Voi ci direte che ne pensate a fine febbraio, quando il fim arriverà in sala.
Nel frattempo, Claudio Santamaria vi invita: «Superate i pregiudizi sul cinema italiano che fa cose diverse. E andate al cinema!»

Guarda una clip del film e in calce la video-intervista a Santamaria e Mainetti:


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