Lucca Comics 2016, dal fumetto al film alla scoperta di Valerian
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Lucca Comics 2016, dal fumetto al film alla scoperta di Valerian

Al cinema Astra si è tenuto un panel sul kolossal sci-fi firmato da Luc Besson in cui, oltre ad analizzare i rapporti tra il comic di Pierre Christin e Jean-Claude Mézières e la trasposizione cinematografica, sono state mostrate due clip inedite

Lucca Comics 2016, dal fumetto al film alla scoperta di Valerian

Al cinema Astra si è tenuto un panel sul kolossal sci-fi firmato da Luc Besson in cui, oltre ad analizzare i rapporti tra il comic di Pierre Christin e Jean-Claude Mézières e la trasposizione cinematografica, sono state mostrate due clip inedite

Il prossimo anno Luc Besson porterà nei cinema una space opera così spettacolare da far invidia a Star Wars. Tratta dal fumetto di Pierre Christin e Jean-Claude Mézières, Valerian e la Città dei Mille Pianeti è la produzione francese più costosa di tutti i tempi e vede schierato un cast di assoluto richiamato capeggiato da Dane DeHaan e Cara Delevingne. È un film che suscita una certa curiosità perché, come i grandi classici del genere, sembra puntare su una fantascienza favolistica, ricchissima visivamente nel declinare pianeti e creature aliene diverse, e che non manca di esplorare tematiche contemporanee come la convivenza tra razze e culture lontane. Il film è stato oggi protagonista al Lucca Comics & Games con un panel moderato dal direttore di Best Movie Giorgio Viaro in cui si è sviscerato il legame con il fumetto e si sono mostrate in anteprima due clip di backstage.

All’incontro hanno partecipato i giornalisti Andrea Fornasiero (Film Tv), Gabriele Niola (Bad Taste) e il fumettista Riccardo Torti (Dylan Dog, John Doe); ecco i principali punti affrontati.    

RAPPORTO COL FUMETTO
Valerian, il comic creato dallo sceneggiatore Pierre Christin e dal disegnatore George Mézières, è uno dei fumetti più di successo in Francia, dove è stato pubblicato per oltre 40 anni, esattamente dal 1967 al 2010. L’idea di portarlo al cinema risale a un paio di decenni fa quando uscì nelle sale Il quinto elemento e Mézières propose a Besson di tradurre i suoi disegni per il grande schermo; il regista, però, rifiutò, perché allora era produttivamente troppo complicato e non c’erano i mezzi.
Il fascino del fumetto, come ha sottolineato Fornasiero, risiede nella sua «fantascienza visionaria, nella ricchezza dei suoi scenari. Inoltre, il fumetto nasce come una parodia dell’eroe americano: Valerian è il tipico combattente con la mascella quadrata, sicuro delle proprie convinzioni. A lui è diametralmente opposta Laureline: una fanciulla francese del passato che non ha le certezze monolitiche del suo comprimario». Una coppia che funziona molto bene, come ricorda Torti: «è un rapporto ben rodato e interessante come quello che c’è ad esempio tra Doctor Who e la sua compagna di turno».
Pare che la fonte principale sarà, nella saga a fumetti, il volume L’Ambasciatore delle Ombre.

L’EROINA LAURELINE
Di grande fascino è la protagonista femminile interpretata da Cara Delevingne, un’eroina emancipata che Niola descrive così: «È un personaggio moderno, vicino a quello che sta facendo adesso il cinema: non più donne che si comportano come uomini, ma donne che risolvono le cose a modo loro un po’ come Katniss Everdeen in Hunger Games». Del resto, come dice Fornasiero: «I personaggi femminili forti sono proprio una cifra stilistica della cinematografia di Besson».

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LA VARIETA’ VISIVA
Il fumetto mostra una molteplicità di razze e pianeti a cui corrisponde una forte ricchezza visiva. Attraverso questa varietà, il film pare veicolare una questione di grande attualità: la convivenza tra specie diverse. «Questa varietà di luoghi e razze è un elemento di esplorazione notevole» ha detto Fornasiero. Gli fa eco Torti: «A me ha fatto venire in mente Zootropolis: una serie di ambienti diversi assemblati nella stessa città. Una scelta stimolante». Niola è un po’ più scettico: «Quando la fantascienza arriva al cinema, il design è la cosa più importante: l’elemento più forte di Mad Max e Blade Runner sono i paesaggi, e gli artwork del film di Besson ricordano un po’ troppo Il quinto elemento: mi sembra qualcosa di già visto, che è stato già saccheggiato dal cinema».

QUALCHE NUMERO
Come già detto, Valerian e la Città dei Mille Pianeti è la produzione francese più costosa di tutti i tempi con un budget di 200 milioni di dollari (per Il quinto elemento era 75 milioni). Un film che fa un grande uso della tecnologia contando 2700 inquadrature contenenti effetti speciali. Un film che ha richiesto un grande sforzo produttivo e creativo, dato che solo il 20% dei personaggi è umano mentre il restante 80% sono creature aliene realizzate sia con animazioni meccaniche che interamente in computer grafica.

NASCITA DI UNA SAGA?
Racconta Niola: «Nel cinema ci sono due tipi registi: quelli che riescono solo a pensare in piccolo e quelli che riescono solo a pensare in grande. Besson fa parte della seconda categoria, e questo progetto è pensato con la prospettiva giusta tanto che lui ha dichiarato che il secondo capitolo è già scritto». La realizzazione di un capitolo numero 2 ovviamente dipenderà dai risultati al boxoffice del primo episodio, ma il regista-produttore sembra essere fiducioso e la nascita di una nuova saga è altamente probabile.

DEBITI, FURTI E ASPIRAZIONI DA STAR WARS AD AVATAR
Come hanno sottolineato tutti i relatori, è ampiamente riconosciuto che l’universo di Star War sia debitore del fumetto di Mézières, in primis per i suoi night club spaziali, le sue creature, certe scene (si veda Valerian che si fonde in un blocco di pietra come dopo farà Han Solo nella grafite, o il bikini di Laureline anticipatore di quello della principessa Leia). Il film con cui Besson si sente in vera competizione è però Avatar: quando infatti uscì lo sci-fi di James Cameron nel 2009, il regista francese stava già lavorando a Valerian, ma decise di ripartire da zero perché rispetto ad Avatar non c’era propria battaglia. Ora, invece, l’autore ha dichiarato di essere molto più sicuro di sé e dei suoi mezzi: oramai non teme assolutamente più il secondo capitolo di Avatar, anzi è convinto di batterlo in un’eventuale battaglia tecnologica a distanza.

IL CAST
Oltre a Cara Delevingne e Dane DeHaan, la squadra attoriale vede schierati Rutger Hauer, John Goodman, Clive Owen, Ethan Hawke, Herbie Hancock e Rihanna. Quest’ultima avrà il ruolo conturbante di una ballerina particolarmente sexy di un night club spaziale.

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LE DUE CLIP IN ANTEPRIMA
I due video hanno mostrato principalmente immagini di backstage girate alla Cité du cinéma, gli Studios di Luc Besson a Saint-Denis, alle porte di Parigi. Nelle sequenze, tanti blu-screen, stuntmen, riprese in motion capture, scenografi al lavoro. Insomma, preparatevi per un vero e proprio kolossal.

Valerian e la Città dei Mille Pianeti uscirà nei cinema italiani tra l’estate e l’autunno del prossimo anno.

Foto gallery: Cristiano Bacci

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