A Lucca Comics & Games 2018 sono stati mostrati nell’Area Movie in anteprima esclusiva i primi 25 minuti di Macchine mortali, il kolossal prodotto da Peter Jackson e diretto da Christian Rivers, di cui sul numero di novembre in edicola vi abbiamo raccontato la nostra set visit in Nuova Zelanda.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Philip Reeve ed uscirà al cinema il 13 dicembre.
Universal Pictures ha offerto al pubblico di Lucca la visione della spettacolare introduzione del film.
L’ambientazione distopica e in perfetto stile steampunk e di diversi anni successiva al XXI secolo, in un’epoca il cui il mondo come lo conosciamo è stato distrutto da armi micidiali, modificandone anche la geografia. Il mondo nuovo si è organizzato in gigantesche città mobili, dotate di immensi cingoli con cui si muovono per la Terra alla ricerca di altre città a cui sottrarre risorse. Le metropoli mangiano le cittadine che a loro volta si nutrono di villaggi.
Nell’incipit che ci è stato mostrato abbiamo visto la megalopoli di Londra – abitata da cittadini vestiti in stile otto/novecentesco (con orologi da taschino e cappotti a doppio petto o lunghe gonne per le donne) – aggredire diversi villaggi, che riescono a sfuggire alla sua aggressione, tranne una piccola cittadina boema, che nonostante un appassionante inseguimento non riesce a scampare alle grinfie londinesi, venendo “ingoiata” letteralmente.
Una volta digerita, la città viene smembrata in pezzi, ne vengono usurpate le risorse, rubati gli oggetti old-tech (la vecchia tecnologia, dai tostapane agli smartphone) e i suoi abitanti smistati, con chiari riferimenti alla politica trumpiana, come quando si sottolinea che i bambini saranno temporaneamente separati dai genitori. Ai nuovi abitanti vengono sottratte tutte le armi, tranne che a una giovane donna il cui volto è coperto da una bandana rossa, che riesce a nascondere un pugnale nella manica della giacca. Ella si avvicinerà al potente Thaddeus Valentine (Hugo Weaving) e gli affonderà un colpo di pugnale nella pancia, dichiarando di compiere quel gesto per vendicarsi della morte della madre, Pandora Shaw.
Dopo la pugnalata, fugge inseguita dagli uomini di Valentine, ma più da vicino dal factotum del museo londinese, Tom Natsworthy (Robert Sheehan), un appassionato di storia molto amico della figlia di Valentine.
L’inseguimento tra gli ambienti della cittadina boema, che viene intanto “mangiata” dalla metropoli colonizzatrice è adrenalinico e spettacolare e si conclude con la ragazza che si lancia nello scarico e viene afferrata per la mano da Tom, il quale rimane turbato dalla cicatrice profonda sul viso della donna. Questa, prima di divincolarsi dalla sua stretta e precipitare nello scolo, gli consiglia di stare attento a Valentine, di non credergli e di chiedergli che cosa ha fatto a Hester Shaw (proprio lei, interpretata dall’attrice islandese Hera Hilman).
Il ragazzo, frastornato dagli ultimi accadimenti, viene raggiunto dal ferito Valentine e gli confida le parole appena sentite, confessione in seguito alla quale l’uomo potente lo spingerà giù per lo scarico.
Questi primi 25 minuti suggeriscono un film ben recitato, avventuroso e dal ritmo serrato, con effetti speciali di alta qualità, frutto della professionalità di Weta Workshop e Weta Digital (i creatori della saga del Signore degli anelli e molti altri Kolossal) Il misterioso cliffhanger con cui si sono conclusi sembra presagire un film appassionante e ricco di colpi di scena, che vi ricordiamo uscirà il 13 dicembre.
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