Anno stellare 1 novembre 2019. A Lucca Comics 2019 è appena atterrata la Uss Enterprise guidata dal capitano e ammiraglio Sir Patrick Stewart (Jean-Luc Picard) con a bordo Evan Evagoria (Elnor), Isa Briones (Dahj), Michelle Hurd (Raffi Musiker), e Santiago Cabrera (Christobal Rios). Un boato di applausi al Teatro del Giglio ha accolto il cast della serie tv Star Trek: Picard, che debutterà su Amazon il 24 gennaio 2020. Sulla trama non si sa ancora praticamente nulla se non quello che si vede nell’intenso trailer rilasciato da poco, di sicuro però l’hype è altissimo per lo show che riporterà la saga, per la prima volta in 17 anni, sulla linea temporale della serie classica.
Sul suo ritorno nei panni di Picard nella serie Tv, Sir Patrick Stewart ha raccontato:
Sir Patrick Stewart: «A essere onesti non ero interessato a interpretare di nuovo Picard. Una decisione che non era legata a esperienze negative ma semplicemente al fatto che dopo 17 anni, 178 episodi nelle serie Tv e 4 film ero sicuro di aver datto tutto ciò che potevo al personaggio e che tornare avrebbe avuto decisamente poco senso. Questo finché non ho incontrato Alex Kurtzman e Michael Chabon, che mi hanno illustrato la loro idea per questa serie. Li ho ascoltati e alla fine dell’incontro ho chiesto loro che mi mandassero qualcosa di scritto da leggere e studiare con calma. Mi sono arrivate 35 pagine. Ad un secondo incontro ho posto loro una domanda per me molto importante:“Quanto sarebbe stato diverso Picard rispetto al personaggio visto finora?”. Loro mi hanno risposto “moltissimo” e così ho accettato».
Sui personaggi della serie i protagonisti hanno raccontato:
Sir Patrick Stewart: «Come potete vedere dal trailer Picard non è più capitano e non più un ammiraglio come è stato negli ultimi 17-18 anni dagli eventi accaduti in Star Trek: Nemesis . Coltiva vigne e produce vino nella tenuta di famiglia, lo Chateau Picard. Non suona molto eccitante ma vi prometto, lo sarà. Altro elemento inaspettato è che Picard avrà un cane. Quand o l’ho scoperto ho voluto che fosse un Pitbull perché io posseggo diversi Pitbull e sapevo che era il cane giusto anche per Picard».
Michelle Hurd: «La relazione con Picard del mio personaggio (Raffi) è un po’ complicata perché hanno lavorato insieme in passato ma è successo qualcosa di terribili che li ha separati. Lei è rimasta molto delusa da Picard perché sente di essere stata abbandonata e si è allontanata. Si sente tradita e per questo è difficile per Raffi tornare a fidarsi di Picard».
Isa Briones: «Quando ho fatto il provino non sapevo nulla del mio personaggio se non che fosse una giovane donna molto forte. È stato solo in seguito che ho scoperto quanto fosse importante il suo ruolo del film. Nel trailer vediamo la vita di Dahj che è stata completamente stravolta da una tragedia. È per questo che quando incontra Picard gli chiede il suo aiuto».
Santiago Cabrera: «Come anche gli altri, il mio personaggio è stato condizionato da un evento importante che lo ha allontanato dalla flotta stellare e ora non vuole averci più niente a che fare. È diventato un asociale e sta sempre per i fatti suoi. Però è molto amico di Raffi ed è lei a convincerlo a tornare in pista».
Evan Evagora: «Il mio personaggio, Elnor, è un rifugiato romulano. Un combattente che ha un passato in comune con Picard. Insieme siamo un gruppo di misfits, di ribelli male assortiti ma siamo uniti da questo evento traumatico che abbiamo vissuto 17 anni prima e cercheremo di superarlo insieme. Ho un passato da boxeur e ho fatto arti marziali. Per preparami al ruolo mi sono presentato sul set alcune settimane prima per imparare bene le coreografie dei combattimenti. Quello che mi è piaciuto di più è che ho imparato a usare la spada».
Sull serie hanno raccontato:
Santiago Cabrera: «Non possiamo ancora raccontare nulla, ma posso dire che ci sarà molto di più rispetto a quanto visto nel trailer».
Isa Briones: «È una serie più psicologica e parla di tematiche molto attuali».
Michelle Hurd: «Sarà diversa da qualsiasi Star Trek visto finora, ma nello stesso tempo anche molto simile. Nel senso che questa serie guarda osserva l’umanità, cossa significa essere un essere umano. Siamo un gruppo perfettamente imperfetto. Se ricordate la Starfleet come un ambiente formale e sobrio, ecco noi non lo siamo. Siamo persone in fuga, perseguitate dal nostro e in cerca di qualcosa che possa proteggerci. Star Trek: Pikard racconta come siamo ognuno di noi e ci perette di guardare avanti con speranza».
Evan Evagora: «Siamo un gruppo di ribelli male assortito, ma siamo uniti da questo evento accaduto 17 anni fa. Insieme cercheranno di superare il trauma del passato».
Sir Patrick Stewart: «Innanzitutto vi avverto. Ci sono altri membri della famiglia di Star Trek che ritornano, come Brent Spiner. Come stava dicendo Michelle, si tratta di una serie sci-fi, ma parla anche di altro. Parla del mondo di oggi, e il mondo di oggi è un casino. Ma prometto che Donald Trump e Boris Johnson non compariranno nella serie. Voglio approfittare per dire che sono indignato e imbarazzato dalla decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea».
Sul tornare a indossare l’uniforme Sir Patrick Stewart ha detto:
«Ho resistito al fatto di metterla ancora una volta. Come avete visto nel trailer, quando rivediamo Picard è molto lontano dalla Flotta stellare e indossarla sarebbe stato un passo indietro. In alcuni momenti però, lo ammetto, la indosso e l’impatto che da alla scena è davvero molto forte. Sembra quasi che abbiamo messo l’orologio indietro».
La Walk of Fame
Per l’occasione è stato conferito un posto d’onore nella Walk of Fame a Sir Patrick Stewart che, davanti a una folla di fan, ha impresso le sue impronte e lasciato la firma in una piastra di cemento che verrà poi aggiunta a quelli degli altri artisti che hanno attraversato le strade della cittadina toscana durante il Lucca Comics and Games.
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