L’Uomo nell’Ombra di Roman Polanski, uscito da noi il 9 aprile scorso, ha trionfato agli European Film Awards di Tallin (Estonia), vincendo in ben sei categorie, e in particolare: Miglior Film, Miglior Attore (Ewan McGregor) , Miglior Regista (Roman Polanski), Sceneggiatura (Polanski e Robert Harris, autore anche del romanzo originale), Musica e Production Design. Il commento del regista è stato: «Avete premiato un’impresa veramente europea!».
Il film racconta di un ghost writer (McGregor) assunto per scrivere le memorie del Primo Ministro inglese (interpretato da Pierce Brosnan) che comincia ad indagare sugli aspetti poco chiari della vita del premier, finendo per mettere in serio pericolo la propria.
Il regista è intervenuto via Skype alla cerimonia, mentre Ewan McGregor ha inviato un messaggio pre-registrato dalla Tailandia, dove è impegnato nel suo prossimo progetto, in cui chiedeva di essere contattato in caso di vittoria, visto che a causa del fuso orario sarebbe stato a letto durante la premiazione: «Dormirò quando il premio sarà assegnato, e sarebbe molto bello scoprire che ho vinto quando mi sveglio!».
Timothy Burrill, produttore del film, ha ritirato i premi di persona ed ha escluso che le recenti vicende personali del regista abbiano influenzato il voto. Polanski, infatti, durante la post-produzione del film, ha passato nove mesi tra carcere ed arresti domiciliari prima che le autorità svizzere negassero l’estradizione negli USA, dove il regista è imputato in un processo per lo stupro di una minorenne risalente agli anni settanta.
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