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Lupita Nyong’o: nuovo prestigioso incarico europeo per l’attrice premio Oscar

L'attrice vincitrice dell'Academy Award come miglior attrice non protagonista per 12 anni schiavo presiederà la giuria della prossima Berlinale: si tratta della seconda donna scelta consecutivamente per il ruolo, dopo Kristen Stewart

Lupita Nyong’o: nuovo prestigioso incarico europeo per l’attrice premio Oscar

L'attrice vincitrice dell'Academy Award come miglior attrice non protagonista per 12 anni schiavo presiederà la giuria della prossima Berlinale: si tratta della seconda donna scelta consecutivamente per il ruolo, dopo Kristen Stewart

Lupita Nyong'o

Lupita Nyong’o, l’attrice e regista keniano-messicana, premio Oscar per 12 anni schiavo, presiederà la giuria internazionale del prossimo Festival del cinema di Berlino. Sarà la seconda donna consecutiva a ricoprire il ruolo di residente di giuria alla Berlinale, dopo la collega attrice Kristen Stewart, che aveva servito nella medesima funziona lo scorso anno.

Hanno affermato, a proposito della scelta, i direttori artistici della Berlinale, l’olandese Mariëtte Rissenbeek e l’italiano Carlo Chatrian.

Lupita Nyong’o incarna ciò che ci piace del cinema: versatilità nell’abbracciare progetti diversi, rivolgersi a pubblici diversi e coerenza con un’idea abbastanza riconoscibile nei suoi personaggi, per quanto diversi possano sembrare

Lupita Nyong’o ha affermato, nell’accettare l’incarico e a margine dell’annuncio ufficiale arrivato oggi:

“Sono profondamente onorata di servire come presidente della giuria internazionale del Festival internazionale del cinema di Berlino. Non vedo l’ora di celebrare e riconoscere l’eccezionale lavoro dei registi di tutto il mondo

Oltre a vincere un Oscar come miglior non protagonista per la sua interpretazione in 12 anni schiavo, ha ricevuto lo Screen Actors Guild Award, il Critics’ Choice Award, l’Independent Spirit Award e il NAACP Image Award per lo stesso ruolo. Ha ottenuto ulteriori consensi grazie al ruolo della guerriera Nakia in Black Panther e nel suo seguito Black Panther: Wakanda Forever, che le hanno permesso di recitare da assoluta protagonista anche nel Marvel Cinematic Universe. I prossimi progetti della star di Noi includono la serie spin-off del franchise horror A Quiet Place: Day One (trovate tutti i dettagli nella nostra news in fondo all’articolo, della quale vi avevamo dato conto a suo tempo).

Nyong’o, che opera anche come attivista, sta attualmente preparando un podcast incentrato sulla narrativa della diaspora africana e sta lavorando anche alla serie basata su Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie, oltre a essere autrice del libro per bambini Sulwe, risultato il più venduto del New York Times nel 2020.

La 74esima Berlinale segnerà l’ultimo festival guidato dalla diarchia Rissenbeek-Chatrian, che si dimetteranno dopo la scadenza del rispettivo mandato. Il futuro direttore del festival sarà annunciato quest’oggi nel corso di una conferenza stampa in programma nella capitale tedesca, e della quale ovviamente vi daremo conto nelle prossime ore. 

Nyong’o al suo debutto cinematografico ha ottenuto il plauso della critica per l’interpretazione della schiava Patsey nell’acclamato film 12 anni schiavo, per la regia di Steve McQueen. È la prima attrice keniota e messicana ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento e, in generale, la seconda attrice africana a vincere un Oscar dopo Charlize Theron, premiata nel 2004 come miglior attrice protagonista per Monster.

Nel mese di aprile 2014, la rivista People l’ha nominata «la donna più bella del mondo». Nel 2015 ha debuttato a Broadway con il ruolo della protagonista nel dramma Eclipsed, per il quale ha ricevuto una candidatura al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un’opera teatrale nel 2016.

Foto: Getty (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for Kering

Fonte: Berlinale (via Variety)

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