«And the Oscar goes to…». Tutti conoscono la famosa frase che i presentatori pronunciano prima di annunciare il vincitore della statuetta dorata, il premio cinematografico più ambito e prestigioso al mondo. Tuttavia, il nome vero e proprio del riconoscimento assegnato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences è Academy Award of Merit. Perché, dunque, nel linguaggio comune sono noti come “gli Oscar”?
Il soprannome, in realtà, ha una storia lunga quanto quella del premio stesso. La prima cerimonia si è svolta il 16 maggio 1929, due anni dopo la costituzione dell’organizzazione formata da attori, registi, produttori e altre figure di spicco di Hollywood. Già pochi anni dopo la creazione del premio, sia la stampa che il pubblico hanno adottato il nome “Oscar”: benché l’Academy abbia registrato ufficialmente questo marchio soltanto nel 1939, è attestato che fosse in uso già cinque anni prima.
Come sia nato, però, è tuttora oggetto di dibattito e di numerose leggende metropolitane. La più famosa e quella più accreditata afferma che Margaret Herrick, la bibliotecaria dell’Academy dell’epoca, vedendo la statuetta poggiata sopra un tavolo abbia esclamato: «Somiglia proprio a mio zio Oscar!». Da allora, lo staff avrebbe iniziato a riferirsi ironicamente all’oggetto proprio con questo nomignolo. Al tempo non esisteva nemmeno la televisione, dunque la cerimonia era ancora una questione piuttosto esclusiva e non veniva pubblicizzata come oggi. Quindi è plausibile che il nome sia nato “all’interno” e che poi sia rimasto come tradizione. Tuttavia, secondo altre voci si tratterebbe soltanto di una popolare leggenda metropolitana hollywoodiana.
Secondo Foster Hirsch, autore di Hollywood and the Movies of the Fifties, invece, l’invenzione del soprannome sarebbe da attribuire al giornalista Sidney Skolsky, che commentò la cerimonia degli Academy Awards proprio nel 1934. Nel suo pezzo, definì la vittoria di Katharine Hepburn come Miglior attrice «un Oscar». L’ipotesi è che si riferisse a Oscar Hammerstein I, businessman e padrone di una catena di cinema, che era diventato un po’ lo zimbello di Hollywood all’epoca per i suoi modi di fare pretenziosi. Nel commentare in quel modo la cerimonia, il giornalista stava forse cercando di screditarla, associandola quindi a qualcosa di pomposo ed egoriferito. Tuttavia, l’effetto sortito fu esattamente l’opposto, visto che dopo la sua pubblicazione il soprannome “Oscar” finì per entrare nell’uso popolare.
L’ultima ipotesi sulle origini è quella legata alla diva Bette Davis, che nella sua autobiografia del 1962 si attribuì l’invenzione del termine. L’attrice affermò di averlo coniato nel 1936, dopo la vittoria della sua prima statuetta come Miglior interprete femminile. A suo dire, il premio somigliava incredibilmente al marito, che si chiamava appunto Oscar. Tuttavia, questa affermazione venne contestata, in quanto esistono le prove che la denominazione fosse in uso già due anni prima del 1936. Nel 1974, infatti, Bette Davis ha ritrattato tutto, affermando: «Smentisco una volta per tutte che sia stata una mia invenzione, è solo merito dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences».
Insomma, probabilmente non scopriremo mai la verità, ma questo sicuramente non ci impedirà di goderci anche quest’anno l’attesissimo evento. La cerimonia degli Oscar 2025 si terrà nella notte tra domenica 2 marzo e lunedì 3 marzo. Sarà possibile seguirla in diretta su Rai 1 (e in streaming su RaiPlay) a partire dalle 23.30.
Fonte: MovieWeb
Foto: Frazer Harrison/Getty Images