L’immaginario post-apocalittico nel mondo del cinema e non solo è in larga parte stato segnato da un solo uomo: George Miller. Il visionario regista ha settato lo standard del genere tra il 1979 e il 1985, per poi lasciare che si evolvesse da solo. Nel 2015, però, dopo aver vinto un paio di Oscar per film come Babe maialino coraggioso e Happy Feet, Miller è tornato a fare scuola con l’incredibile Mad Max: Fury Road. Secondo una popolare teoria emersa dopo l’uscita del film, il protagonista interpretato da Tom Hardy sarebbe una vecchia conoscenza del franchise.
Sulla carta, Fury Road non è un sequel o un reboot, ma una rivisitazione della trilogia con protagonista Mel Gibson. Il protagonista dice di chiamarsi Max, ma potrebbe non essere il protagonista Rockatansky di Mad Max, The Road Warrior e Mad Max Beyond Thunderdome. Allo stesso tempo potrebbe però non essere così lontano dall’immaginario già conosciuto: secondo la teoria, infatti, il protagonista non sarebbe altro che il bambino del secondo film di George Miller.
Noto come Feral Kid (interpretato da Emil Minty), il personaggio è fondamentale in Interceptor – Il guerriero della strada (titolo italiano del film), specie quando alla fine si scopre che il narratore del film altri non è che il bambino divenuto anziano. Questo è il primo elemento che spinge a pensare che il Max di Fury Road sia proprio quel personaggio: anche Tom Hardy narra la sua stessa storia, nel quarto film del 2015.
Ci sono molti altri indizi a sostegno di questa teoria. Per cominciare, in Fury Road il protagonista svela il suo nome solo alla fine e lo fa dandogli una particolare carica (alla Rey alla fine di L’ascesa di Skywalker, per esempio). Si ritiene che sia un modo per fare suo il nome e diventare a tutti gli effetti il nuovo Guerriero della Strada. Inoltre, i flashback che vediamo in Fury Road non combaciano con la storia del Max di Mel Gibson, ma potrebbero adattarsi bene al Feral Kid.
Altro punto in comune tra i due personaggi sono i grugniti: prima di scoprire che il narratore del film è proprio lui, il bambino si esprime solo per grugniti, un retaggio che potrebbe essergli rimasto anche da adulto e che combacia bene con gli stessi suoni fatti da Max/Tom Hardy. Infine, l’indizio più clamoroso: nel film del 1981 il guerriero della strada regala al bambino un piccolo carillion… proprio lo stesso tipo di oggetto in possesso dal Max di Fury Road!
La teoria è stata addirittura presentata a George Miller. Il regista inizialmente l’ha trovata una bella idea, ma l’ha smentita sostenendo che alla fine di Mad Max 2 il bambino ora adulto ricorda il vecchio Max dicendo che “Ora vive solo nei miei ricordi”. Tuttavia, gli è stato fatto notare che l’ipotesi reggerebbe lo stesso se si considera Fury Road ambientato prima della fine di The Road Warrior, una sorta di viaggio del Feral Kid per diventare il leader della Tribù del Nord.
Per Miller, alla fine, la teoria è sensata ma non è quello che aveva in mente riproponendo l’immaginario post-apocalittico che lo ha reso per sempre celebre nel mondo del cinema. Immaginario destinato a proseguire grazie al prequel dedicato a Furiosa.
Voi cosa ne pensate? La teoria ha senso? La vera identità di Max può veramente essere quella del personaggio del 1981? Fatecelo sapere nei commenti.
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Fonte: Nerdist
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