Nei giorni scorsi ha tenuto banco la polemica contro Maestro, il nuovo film di e con Bradley Cooper che verrà presentato in anteprima nel corso dell’imminente Mostra del Cinema di Venezia. Le critiche hanno riguardato un aspetto fisico in particolare del personaggio interpretato dalla star, ovvero il compositore Leonard Bernstein.
Secondo i delatori, l’uso di un naso prostetico sarebbe da considerare razzista: accentuare così tanto una particolarità di norma associata ad uno stereotipo del popolo ebraico, costituirebbe una jewface, equivalente della blackface già pesantemente contestata ad ogni nuova occasione. Per alcuni utenti, inoltre, non ce ne sarebbe stato neppure bisogno, visto che il naso di Bradley Cooper è già abbastanza pronunciato.
Sulla vicenda si sono espressi ora i diretti interessati: i figli di Leonard Bernstein hanno rilasciato un comunicato sul profilo social dedicato al celebre padre, nel quale prendono le difese del regista di A Star is Born e di questo nuovo film, Maestro. Jamie, Alexander e Nina Bernstein hanno scritto:
Bradley Cooper ha coinvolto noi tre in ogni fase del suo fantastico viaggio mentre girava il suo film su nostro padre. Siamo stati toccati nel profondo tanto da testimoniare la profondità del suo impegno, il suo amorevole abbraccio alla musica di nostro padre e la pura gioia sincera che ha guidato la sua esplorazione. Ci spezza il cuore vedere travisamenti o incomprensioni dei suoi sforzi.
Entrando nella specifica della polemica sul naso, hanno poi aggiunto:
È vero che Leonard Bernstein aveva un bel naso grosso. Bradley ha scelto di usare il trucco per amplificare la sua somiglianza, e ci sta perfettamente bene. Siamo anche certi che anche a nostro padre sarebbe andata bene così. Eventuali lamentele stridenti su questo problema ci colpiscono soprattutto come falsi tentativi per far crollare una persona di successo – una pratica che abbiamo osservato troppo spesso perpetrata su nostro padre.
I figli di Bernstein hanno poi continuato a sottolineare come durante l’intera durata delle riprese hanno sentito solo profondo rispetto da parte di Bradley Cooper e Carey Mulligan, interprete della moglie e madre Felicia. Una non-polemica, quindi, secondo chi era più vicino al diretto interessato.
La questione della jewface sta emergendo sempre più prepotentemente nel corso degli ultimi anni. Helen Mirren, per esempio, è stata oggetto di numerose critiche quando è stato annunciato che avrebbe interpretato la premier israeliana Golda Meir. «Sono sicuro che sarà fantastica – ha detto Maureen Lipman del Jewish Chronicle -. Ma non avrebbero mai permesso a Ben Kingsley di interpretare Nelson Mandela. Non si possono fare cose del genere».
Voi cosa ne pensate? Hanno ragione i figli di Bernstein a sorvolare sull’uso del naso prostetico in Maestro? Diteci la vostra nei commenti.
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