Maestro, scoppia la polemica sul nuovo film di Bradley Cooper. Ed è tutta colpa del suo naso!
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Maestro, scoppia la polemica sul nuovo film di Bradley Cooper. Ed è tutta colpa del suo naso!

Netflix ha rilasciato il primo trailer del film nel quale l'attore interpreta il direttore d'orchestra Leonard Bernstein, ma è stato subito criticato un aspetto in particolare

Maestro, scoppia la polemica sul nuovo film di Bradley Cooper. Ed è tutta colpa del suo naso!

Netflix ha rilasciato il primo trailer del film nel quale l'attore interpreta il direttore d'orchestra Leonard Bernstein, ma è stato subito criticato un aspetto in particolare

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Tra i film della prossima stagione cinematografica ci sarà anche Maestro, nuovo film da regista di Bradley Cooper dopo A Star is Born. Tra pochi giorni sarà protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia, ma nel frattempo, dopo l’uscita del primo trailer, è scoppiata la polemica per colpa del naso “indossato” dall’attore.

Per interpretare il celebre direttore d’orchestra e compositore statunitense Leonard Bernstein, Cooper ha infatti dovuto usare un naso prostetico. Online tuttavia è stato accusato di razzismo e di essere dovuto ricorrere alla “Jewface” per poter vestire i panni del personaggio. Quel naso così pronunciato è infatti considerato una delle caratteristiche somatiche del popolo ebraico al quale Bernstein apparteneva e quel naso prostetico è considerato quindi l’equivalente di una maschera nera per il volto (la cosiddetta blackface).

Come riportato dalle testate straniere, molti utenti fanno notare innanzitutto che il vero naso del maestro raccontato nel film non era così grande: «Sembra del tutto inutile essere andati in quella direzione data la straniante somiglianza» ha scritto uno di loro, mentre un altro sottolinea che Bradley Cooper non aveva proprio bisogno di un naso finto, il suo era già lungo abbastanza.

Attorno al film si è riaccesa poi anche un’altra polemica: dal momento che Bradley Cooper non è davvero ebreo, secondo alcuni non avrebbe dovuto interpretare Leonard Bernstein. Avrebbe anzi tolto il posto a «molti altri grandi attori ebrei», si legge in uno dei commenti riportato dal Daily Mail. Jake Gyllenhaal, per esempio, era interessato al biopic ma ha perso la battaglia per i diritti di sfruttamento dei materiali del compositore.

Nel film, oltre a Bradley Cooper, vedremo anche Carey Mulligan nei panni dell’attrice e attivista sociale Felicia Montealegre: il loro burrascoso matrimonio sembra essere al centro del film diretto dalla star. Maya Hawke interpreta invece la loro figlia, Jamie, mentre Sam Nivola veste i panni del figlio Alexander. Nel cast anche Matt Bomer, Sarah Silverman, Gideon Glick, Gabe Fazio, Eric Parkinson, William Hill, Nick Blaemire, Oscar Pavlo, Tim Rogan e Mallory Portnoy.

Il film, atteso su Netflix il prossimo 20 dicembre, sarà presentato in anteprima mondiale e in Concorso alla prossima Mostra del cinema di Venezia, dove però Cooper com’è noto non sarà presente in seguito allo sciopero di attori e sceneggiatori che sta paralizzando Hollywood.

Foto: Netflix

Fonte: Daily Mail

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