La giovanissima Arya Stark è un’indomabile guerriera in miniatura, che fino alla quinta stagione sembrava essere l’unica in grado di contrastare il disgraziato destino dei suoi famigliari e degli altri membri della sua casata (all’appello contiamo già quattro morti). Ma il desiderio di vendetta l’ha spinta a uccidere a sangue freddo, e per questo è stata punita dal Dio dai Mille Volti e dal suo mentore, Jaqen H’ghar, che l’ha resa cieca. Tempi duri all’orizzonte? Maisie Williams, iperattiva e dalla risata cristallina, ce lo conferma.
Come cambieranno le cose per Arya?
«Nella prossima stagione dovrà affrontare una grande sfida, e anche per me sul set è stata dura. Alla fine dell’anno scorso dovevo girare quell’unica scena da cieca, nel season finale della quinta, ed ero molto eccitata. Poi ho scoperto che non sarebbe stata un’eccezione, ma che ce ne sarebbero state tante altre ad attendermi. Dopo una settimana gli occhi hanno iniziato a lacrimare e a farmi male, e quando c’era caldo era uno strazio. È stata una sfida, però amo interpretare questo personaggio perché ha sempre una nuova battaglia davanti a sé, un nuovo conflitto da superare. Avevo diverse lenti, con un paio non vedevo nulla, ma per combattere ne usavo un altro. È assurdo, un’esperienza che ti rende molto consapevole della consistenza dei tuoi occhi. Alla fine mi sono divertita, l’ho presa come un’occasione per imparare, come faccio sempre».
Cosa ti rende più orgogliosa di far parte di questa serie?
«L’evoluzione di Arya è sempre più interessante. La cosa più eccitante è che adesso gli autori possono scrivere lo show come vogliono, senza dover rimanere legati rigidamente ad alcune svolte narrative dei libri, e tutti i personaggi possono avere un percorso particolare, un episodio epico a testa».
Avevi solo 12 anni quando sei entrata nel cast: sei cresciuta sul set. Ti senti riconoscente verso questa serie?
«Quando ho iniziato a recitare nel Trono di spade ero alla mia prima esperienza professionale e mi sembrava sempre che mi sfuggisse qualcosa che gli altri sapevano, perché a differenza loro non avevo studiato così tanto e non avevo quella preparazione alle spalle. Sul set ho imparato molte cose, la serie è praticamente un documento dei miei sbagli, ma ho capito come entrare nell’industria, mi ha aperto le porte per la mia carriera. Perciò sono davvero grata al personaggio di Arya e a questo mondo così folle».
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Foto: © HBO
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