Mare Fuori continuerà con le stagioni cinque e sei, già confermate dai produttori. Ma qualche volto amatissimo non tornerà.
Oltre ad alcuni personaggi, che ci hanno lasciato nell’emozionante finale della quarta stagione, a dire addio definitivamente alla serie sarà anche il regista Ivan Silvestrini, che ha confermato che non tornerà dietro la macchina da presa. Dopo aver firmato tre stagioni dello show, Silvestrini ha deciso di chiudere in bellezza, passando il testimone a un autore con una nuova prospettiva e una nuova visione per gli amatissimi personaggi.
Una notizia accolta con dispiacere dai fan di Mare Fuori, che in questi anni si erano abituati a dialogare con lui anche sui social, tra scambi di opinioni, commenti, foto inedite e Q&A. Proprio agli appassionati della serie è dunque dedicata la commovente lettera d’addio che Silvestrini ha pubblicato sui social, a seguito della distribuzione su Rai Play degli ultimi episodi della quarta stagione.
Ecco il testo completo:
«Questa è una lettera per voi che avete seguito Mare Fuori, amandola, odiandola, ma quasi sempre divorandola (nonostante le mie indicazioni di andarci piano). In questi anni meravigliosi, trascorsi in larga parte a Napoli, ho avuto il privilegio di dirigere un cast e una troupe che sono stati come una famiglia per me, e davvero, quando si sta così bene una parte di te vorrebbe che ciò che stai vivendo non finisse mai…
Ho trattato, per quel che era nelle mia capacità, questa serie come qualcosa di prezioso, come un lungo film, come un’opera d’arte. Un’opera che non ho certo realizzato da solo, il Cinema è un lavoro di squadra, ed è bello proprio perché si percepisce in ogni momento come tutti, proprio tutti, tengano a che il proprio contributo possa rendere migliore quest’opera, che segue la mia visione, ma vi assicuro, anche tante altre visioni che lavorano parallelamente alla mia, e la arricchiscono dove la mia fantasia mostra i suoi limiti.
Come un grande organismo con tante teste abbiamo marciato senza risparmiarci mai per ottenere quello che reputo un risultato straordinario, qualcosa di non comune nel mondo della serialità, di certo imperfetto e criticabile, ma indiscutibilmente ardente. Sono molto fiero del risultato e anche se so che le cose non sono andate proprio come volevate, se avete pianto per tutte le ore che dite beh, qualcosa di buono doveva esserci.
Ho trattato ogni stagione a cui ho lavorato come se fosse l’ultima, quest’anno in particolar modo, perché se è vero che certe storie sono ancora sospese io credo che il mistero circa alcuni avvenimenti racconti bene il mistero della vita. Nella vita certe cose ci piombano addosso quando non ce le aspettiamo, ci sbattono al muro, e non capiamo il perché, non subito almeno. Mare Fuori è vita anche in questo, e se proprio non riuscite a vedere il lieto fine in cui speravate, vedetela da un altro punto di vista, con gli occhi di chi dice l’ultima parola nell’ultima scena. C’è tutta una vita davanti, per quei personaggi, e per voi.
Io non so cosa succederà nella prossima stagione, quando ho preso la mia decisione la stavano ancora scrivendo, e aspetterò con la vostra stessa curiosità. Ho trattato ogni stagione come fosse l’ultima, ma stavolta è davvero l’ultima, lo è per me. Guardo quelle scene finali e le ammiro perché sono coraggiose, hanno la forza di spingerci a crescere, raccontano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, con le sue responsabilità. Lo ha detto il comandante a suo figlio: “La tua felicità viene prima della mia”, questo significa forse essere adulti.
Molti di voi sono giovanissimi, e magari ci vorrà un po’ per capirla nel profondo, un giorno magari vi risuonerà dentro e ripenserete a quella serie che vi aveva tanto commosso e a queste parole… com’è che si chiamava? Poi guarderete dalla finestra e vi tornerà in mente».
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