Al Best Movie Comics and Games si è alzata la marea: domenica 11 giugno 2023 il cast e il regista della serie evento Mare Fuori ha incontrato il suo appassionato pubblico nel corso dell’evento dedicato al mondo del cinema, serie tv, fumetti, cosplay, videogame e tanto altro.
Per raccontare la serie che ha da poco iniziato le riprese della quarta stagione sono arrivati gli attori Vincenzo Ferrera, Francesco Panarella, Enrico Tijani e Serena Codato, rispettivamente interpreti di Beppe Romano, Cucciolo, Dobermann e della giovane Gemma, oltre al regista Ivan Silvestrini. Proprio quest’ultimo ha rotto il ghiaccio parlando del grande successo ottenuto dalla serie: «Mi sono reso conto del fenomeno mentre giravamo la terza stagione: siamo stati assediati dal pubblico. Per un regista non è una cosa che succede tutti i giorni. Passiamo la vita a preoccuparci se quello che facciamo forse intercetterà il pubblico. Sapere che c’è attesa è una sensazione grandiosa. Ci ha fatto sentire tutti pieni di responsabilità, volevamo fare contento il nostro pubblico».
Il rovescio della medaglia però lo stanno vivendo in questi giorni, con le riprese della quarta stagione: «A volte giriamo con due unità. È successo che questa stava girando in una piazza con 200 persone, applaudivano ad ogni ciak. Nel frattempo io ero su una scena molto delicata in un bar, veniva interrotta da applausi. Ho dovuto implorare il pubblico: se vi piace Mare Fuori, lasciatecela fare!» ha raccontato il regista, ironicamente preoccupato che ora la situazione “peggiori” con la fine della scuola.
Anche per il cast far parte della serie evento partita da Rai e RaiPlay e finita poi su Netflix significa molto: «Sta passando un messaggio importante di grande responsabilità verso chi ci scrive, chi fa l’educatore, i genitori alle prese con i problemi dei figli» ha detto Vincenzo Ferrera. Per Serena Codato «è un grande onore, specie perché Gemma parla di una cosa molto delicata come la violenza». La new entry Francesco Panarella ha trovato un ambiente molto coeso, che lo ha aiutato nella sua prima esperienza cinematografica. «C’è tanto amore da parte di tutti» ha ribadito poi Enrico Tijani.
Si è poi passato ad affrontare temi specifici dei singoli personaggi di Mare Fuori, così divisi:
- Gemma e la violenza: «Non vedevo questa scena [quella in cui riceve schiaffi da Cardiotrap, ndr] da anni, mi ha commossa. Avevo appena compiuto 17 anni. Interpretare così tante donne che vivono queste cose ogni giorno è impegnativo. Entrare nel personaggio è stato complicato, ero piccola e non capivo come funzionava il mondo. Mi chiedono spesso se ho parlato con persone vittime, ma non ho avuto il coraggio, non volevo disturbarle e tirare fuori da loro questa cosa. Ho parlato però con chi è stato accanto a donne che l’hanno vissuto, per capire come il pubblico avrebbe reagito a Gemma. Magari hanno visto madre, sorelle, migliori amiche che non riuscivano ad uscirne. Per me è un onore immenso, ci tengo che arrivi il messaggio giusto»
- Enrico e le sue origini: «Sono nato a Napoli, ma ho vissuto in Ghana dai 7 agli 11 anni. Sono anche in parte nigeriano: vivendo in Africa ho capito che tra loro cambia poco. C’è molto affetto, cuore, siamo aperti verso le persone: non troverai mai un napoletano sulle sue».
- Francesco e il personaggio LGBQT+: «Quando ho avuto la sceneggiatura, ho sentito la responsabilità, man mano che andavo avanti nel tempo mi rendevo conto di quanto fosse importante tramite il nostro mestiere dare voce a chi non ne ha. Mare fuori piace perché racconta l’altra faccia della medaglia, si cambia dando l’esempio. Siamo i primi che abbiamo questo dovere. Volenti o nolenti lo diamo lo stesso. Ma ho sempre voluto specificare una cosa: la storia d’amore tra Cucciolo e Milos non è omosessuale, ma d’amore punto. Questo è il messaggio che vorrei far passare. Ognuno ha il diritto e la piena possibilità di svegliarsi, guardarsi allo specchio e dire sono fiero di me stesso e basta».
- Vincenzo e la drammatica scena padre figlia: «Le scene vengono bene se c’è collaborazione fraterna tra attore e regista. Quei 4 minuti [in cui durante la ripresa Kyshan Wilson ha avuto una crisi di pianto mentre recita la scena in cui scopre della morte della madre e che Beppe è suo padre, ndr] sono stati di terrore mio perché lo schiaffo doveva arrivare e io vedevo una ragazza che caricava e caricava per motivi personali, vedevo il braccio che pulsava. Ero pronto ad andare in infermeria per un timpano leso. È venuta bene perché avevo davvero paura».
Infine, Ivan Silvestrini ha voluto porre l’accento sul fatto che sì, in Mare Fuori i lieti fine non sono molti ma «nella serie ho trovato la possibilità di realizzare una cosa che sento molto che è il mio gusto, ovvero il più sofferto degli happy ending possibili. Tutti sono tragici, nonostante tutti ci lasciano una sensazione di speranza. Come quello di Gemma: ha perso la storia d’amore che ha cercato di salvare, ma facendo così le ha dato la possibilità di autodeterminarsi come donna, di ripensare la sua vita al di fuori del suo rapporto e in funzione di un’altra persona, riscopre il valore di prendersi cura di se stessa». E così sarà anche nei prossimi attesissimi episodi della serie che ha conquistato milioni di fan.
Trovate QUI tutti gli articoli sul Best Movie Comics and Games.
© RIPRODUZIONE RISERVATA