Margherita Mazzucco, la protagonista dell’acclamata serie L’amica geniale, è approdata al Best Movie Comics & Games per raccontare al pubblico la sua Elena “Lenù” Greco. Ventenne classe 2002, nata e cresciuta a Napoli, ha sostenuto – quasi per gioco – il provino per il ruolo di Elena nella serie, poi interpretata per tre stagioni. Da quel momento Margherita si è dedicata a tempo pieno alla recitazione, approdando anche al cinema con un altro ruolo da protagonista, quello di Santa Chiara nel film di Susanna Nicchiarelli, Chiara.
«L’amica geniale è arrivata un po’ per caso – ha raccontato lei in apertura del suo incontro con il pubblico del Best Movie Comics and Games, dov’era accompagnata dalla cosplayer e influencer Himorta e dal responsabile editoriale di Best Movie e Best Streaming Giorgio Viaro – Mi ricordo che facevano provini in tutta Napoli, che tutti i miei amici l’avevano fatto, avevo 14 anni e ho provato. Non pensavo ne sarebbe venuto fuori nulla, non avendo mai studiato recitazione né recitato, ma poi hanno chiamato mia mamma e le hanno detto che ero arrivata tra le ultime dieci finaliste per il ruolo. Lei rimaneva coi piedi per terra, ma loro dicevano: no, signora, è una cosa seria. Dopodiché ho fatto un provino con il regista Saverio Costanzo, che è durato tre ore, e alla fine mi hanno detto solo: quest’estate non abbronzarti, ci vediamo a settembre».
«Non sapevo nulla dei libri quando feci il provino – ha aggiunto a proposito dei bestseller di Elena Ferrante – Mia mamma li aveva letti e mi disse solo: è la storia di due amiche, una bionda e una mora, tu fai la bionda. Ero un po’ invidiosa di Lila perché nel copione era sempre lei a parlare e aveva tutte le battute, ma dopo tre anni passati a interpretarla posso dire di aver capito in fondo Elena. Nella terza stagione avevo un po’ paura di fare la mamma, un personaggio di 30 anni quando io ne avevo diciotto e non avevo ovviamente mai avuto figli o mariti. Girare con dei bambini è stato difficile, è stata una grande sfida».
La serie, com’è noto, narra dello speciale legame che unisce Elena “Lenù” Greco e Raffaella “Lila” Cerullo, due ragazze degli anni cinquanta che crescono in un quartiere di Napoli. Sul suo rapporto con la quasi coetanea Gaia Girace, interprete di Lila, Mazzucco ha sottolineato la sintonia e la chimica che le ha strette l’una all’altra sul set: «Abbiamo passato tanto tempo in hotel insieme, nessuno mi poteva capire meglio di lei visto che ha vissuto la mia stessa cosa. Quando siamo insieme siamo davvero Lenù e Lila. Lei aveva già conosciuto altre potenziali “Elene” avendo ottenuto il ruolo prima di me, ma con me è stato diverso, è andata da Saverio e gli ha detto: Elena è lei».
La fama de L’amica geniale negli Stat Uniti le ha permesso anche di diventare nota oltreoceano: «Molti turisti negli USA mi hanno detto: tu sei famosissima a New York! Molti hanno letto L’amica geniale e c’è un grande entusiasmo che circonda i romanzi e la serie, i fan sono tantissimi e c’è stata la “Ferrante Fever”. Qualcosa che in Italia non mi arriva, per cui ne rimango molto stupida. Amo New York grazie ai film di Woody Allen, quando ci sono stata la prima volta era esattamente come me la immaginavo, cioè un set a cielo aperto. Ho sempre visto il cinema americano ovviamente e apprezzo moltissime attrici che l’hanno fatto, come Julia Roberts e Jennifer Lawrence».
In Chiara, di Susanna Nicchiarelli, Mazzucco ha interpretato invece Santa Chiara nella Assisi del 1211, incarnando un personaggio femminile dai tratti rivoluzionario per il suo tempo (in un periodo in cui alle donne era preclusa la possibilità di fare attività apostolica), che scappò dalla casa paterna per unirsi alla vita ascetica del suo amico Francesco, anche lui futuro santo.
«Susanna mi ha detto di aver visto L’amica geniale e poi mi è venuta a dire: “Tu sei perfetta per Chiara“. Sono rimasta molto sorpresa da quanto fosse fico il personaggio di Chiara, perché conoscevo solo la storia di Francesco che si studia a scuola. Dopo la fine de L’amica geniale ho avuto solo dieci giorni per fare la prova costume e imparare le canzoni e i balli che sono nel film. Anche lei, come Elena, ha una forza e una determinazione che la portano lontano, ma non portato niente di Lenù in Chiara. Per il film ho fatto delle lezioni con un coach in umbro, sul set c’erano tante persone umbre e mi facevo mandare dei vocali su Whatsapp per poi ripeterli e verificare se stavo facendo bene. L’umbro ha una cadenza molto strana, specie nelle domande, che a livello di tono di voce tendono molto verso l’alto».
Rispondendo a precisa domanda sull’argomento, ha detto anche di voler proseguire con la recitazione: «Sento che recitare è la mia vita, ma la mia famiglia è molto protettiva perché il cinema è un posto complicato, specie quando sei così giovane. Io di mio sono molto riservata, e come napoletana anche scaramantica. Sul set de L’amica geniale ero minorenne e c’era sempre mia sorella con me. La mia famiglia invece la porto ovunque posso, a Venezia per L’amica geniale c’erano tutti, e tutte quanti erano emozionati e piangevano».
Il progetto dei “sogni” di Margherita Mazzucco, premiata alla fine del suo talk con il Best Movie Award 2023, sarebbe però quello di recitare in un film diretto da Greta Gerwig, regista di Lady bird, Piccole Donne e l’imminente Barbie. «Mi piacerebbe lavorare con lei, mi piace come attrice e come regista, ho visto anche dei video del suo lavoro sul set e l’apprezzo davvero tanto. Ora attendo molto Barbie e non so davvero cosa aspettarmi, sono molto curiosa. Da piccola giocavo molto con le Barbie».
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