Marilyn Manson, la cantautrice Phoebe Bridgers rivela: «Mi disse di avere una stanza degli stupri»
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Marilyn Manson, la cantautrice Phoebe Bridgers rivela: «Mi disse di avere una stanza degli stupri»

Anche la cantante si scaglia contro Manson, accusato nei giorni scorsi di abusi dall'ex fidanzata Evan Rachel Wood. Ecco le sue parole

Marilyn Manson, la cantautrice Phoebe Bridgers rivela: «Mi disse di avere una stanza degli stupri»

Anche la cantante si scaglia contro Manson, accusato nei giorni scorsi di abusi dall'ex fidanzata Evan Rachel Wood. Ecco le sue parole

Phoebe Bridgers Marilyn Manson
 
«Quand’ero una teenager sono stata a casa di Marilyn Manson con alcuni amici – scrive la cantante di Punisher, quattro nomination agli ultimi Grammy Awards – Ero una sua grande fan. Parlò di una stanza della casa come “la stanza degli stupri”. Ho pensato che avesse un pessimo senso dell’umorismo, da confraternita studentesca. Da allora ho smesso di essere sua fan. Sto dalla parte di coloro che si sono fatte avanti»

In un altro tweet la Bridgers aggiunge: «L’etichetta discografica sapeva, il management sapeva, la band sapeva. Prendere le distanze adesso, fingendo di essere scioccati e inorriditi è patetico, c***o».

L’ex casa discografica di Manson, Loma Vista, ha abbandonato il cantante a seguito della dura denuncia di Evan Rachel Wood (sostenuta tra gli altri anche da Rose McGowan, ex di Manson), sostenendo di non voler più collaborare con lui in futuro. A seguito del suo atto d’accusa si espressi contro il cantante e interprete anche l’ex pornostar Jenna Jameson, che ha raccontato di quando l’attore fantasticava di «bruciarla viva» all’epoca della loro relazione, l’ex chitarrista di Manson Wes Borland, membro dei Limp Bizkit (vi abbiamo riportato qui le sue dichiarazioni), e il musicista Trent Reznor.

Il premio Oscar e leader dei Nine Inch Nails, in particolare, ha ricordato di recente di quando Manson, in un suo libro di memorie del 1998, l’autobiografia The Long Hard Road Out Of Hell, sostenne che lui Reznor avessero aggredito sessualmente una donna priva di sensi. Dice Reznor a Pitchfork«Ho tagliato i ponti con lui 25 anni fa. Come dissi all’epoca, quel passaggio è pura invenzione. Mi infuriai allora e sono adirato ancora oggi».

Di diverso avviso Dita von Teese, modella, stella del burlesque ed ex moglie di Manson: «A tutti coloro che hanno espresso preoccupazione per me, apprezzo la vostra gentilezza, ma i dettagli resi pubblici non corrispondono alla mia esperienza personale nei nostri sette anni insieme come coppia. Altrimenti non lo avrei sposato nel dicembre 2005. Divorziai un anno dopo per l’infedeltà e la tossicodipendenza».
 
Manson ha bollato le accuse ai suoi danni come «orribili distorsioni della realtà». Il cantante, il cui vero nome è Brian Hugh Warner, ha detto che le sue relazioni intime sono sempre state «interamente consensuali con partner che la pensavano allo stesso modo». Manson è apparso al cinema in Strade perdute di David Lynch, in Bowling a Columbine di Michael Moore e in Ingannevole è il cuore più di ogni cosa di Asia Argento, ma anche nelle serie Californication e Sons of Anarchy fino alla più recente The New Pope di Paolo Sorrentino. In seguito alle accuse di questi giorni non comparirà più, tuttavia, in American Gods e Creepshow, che hanno provveduto a prendere le distanze dalla sua figura.

Foto: Getty (John Shearer/Rich Fury)

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