Martin Scorsese critica i cinecomic Marvel: Samuel L. Jackson risponde a tono
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Martin Scorsese critica i cinecomic Marvel: Samuel L. Jackson risponde a tono

L’attore che presta il volto a Nick Fury nell’UCM ha commentato le dichiarazioni del regista, e nonostante cerchi di nasconderlo, non sembra averla presa proprio benissimo

Martin Scorsese critica i cinecomic Marvel: Samuel L. Jackson risponde a tono

L’attore che presta il volto a Nick Fury nell’UCM ha commentato le dichiarazioni del regista, e nonostante cerchi di nasconderlo, non sembra averla presa proprio benissimo

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Le recenti dichiarazioni di Martin Scorsese in merito ai cinecomic Marvel continuano a far discutere il web e le star di Hollywood. Due giorni fa il regista di The Irishmanriferendosi ai film dell’UCM – ha infatti dichiarato:

«Non li guardo. Ci ho provato, sai? Ma non è cinema. Onestamente, la cosa più vicina a cui riesco a pensare, in base a come sono fatti, con gli attori che fanno il meglio che possono in determinate circostanze, sono dei parchi a tema. Questo non è il cinema degli esseri umani che tentano di trasmettere delle esperienze emotive e psicologiche ad un altro essere umano.»

Nonostante fosse abbastanza ovvio un pensiero simile da parte di un regista come Scorsese, le sue parole sono comunque riuscite a infastidire buona parte dei fan, degli autori e anche degli stessi attori protagonisti, che nelle ultime ore hanno fatto sapere la propria opinione cercando di mantenere dei toni tranquilli ed evitando di spingersi troppo oltre con le parole, visto che le dichiarazioni provengono pur sempre da un mostro sacro del cinema. 

Uno che forse non si lascia impressionare dal nome di Scorsese, invece, è Samuel L. Jackson, che interpellato da Variety sulla questione, ha dato una risposta che forse a primo impatto potrebbe anche sembrare pacata e pacifica, ma che tra le righe non manca di nascondere un certo fastidio per i commenti fatti dal regista:

«È un po’ come se avesse detto che Bugs Bunny non è divertente. I film sono film. Sai, nemmeno le sue cose piacciono a tutti. Voglio dire, spesso capita, ma non a tutti. Ci sono tanti italoamericani convinti che lui non debba fare film su di loro in questo modo. Ognuno ha un’opinione, quindi va bene. Questo non impedirà a nessuno di fare film.»

Insomma, una critica ai temi ricorrenti del regista piuttosto sottile e velata, ma pur sempre una critica. Cosa ne pensate delle sue parole?

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