Ci risiamo! Le ultime dichiarazioni di Martin Scorsese hanno riacceso la querelle tra il regista e i cinecomic. Secondo l’iconico cineasta, pronto a tornare nelle sale con Killer of the Flower Moon, il cinema e la cultura sono in pericolo e bisogna fare qualcosa per salvarli, affidandosi per esempio a registi come Christopher Nolan.
A qualcuno però non è sfuggita l’ironia della cosa. Un celebre nome di casa Marvel come Scott Derrickson, infatti, su Twitter si è lasciato andare ad una battuta, che con ironia punta a sottolineare una certa assurdità dietro al modo in cui sono state riportate le parole del collega Scorsese. Il regista di Doctor Strange ha poi cancellato il commento, riproponendolo per spiegare le sue ragioni e motivazioni.
Inizialmente aveva scritto: «Combattete la cultura dei cinecomic sostenendo il regista della trilogia di Batman!». Una battuta che ironizza sul fatto che, oltre a film come Oppenheimer, Dunkirk e Interstellar, il celebre collega abbia lavorato anche ai film del personaggio DC – gli unici che tuttavia anche oggi i fan faticano a riconoscere strettamente come cinecomic.
In un secondo post, tuttavia, Derrickson ha precisato cosa volesse dire con quelle parole: «Ho cancellato quel tweet di prima perché stava diventando caustico e alcune persone lo hanno interpretato come un attacco a Martin Scorsese – e non lo era». Il bersaglio, in realtà, era il titolo dell’intervista: «Ne stavo solo sottolineando l’ironia divertente ed evidente».
Scorsese ha parlato a GQ della stato del cinema e di come sostenere certi autori possa frenare la deriva culturale dei cinecomic. La testata ha condiviso sui social l’articolo con la didascalia «Martin Scorsese invita a combattere contro i cinecomic sostenendo registi come Christopher Nolan: “Dobbiamo salvare il cinema”» e da qui l’ironia della firma di Doctor Strange. Che nel suo secondo post ha aggiunto: «L’intervista è eccellente, non penso che indichi alcun disprezzo di Scorsese per i film tratti dai fumetti. Sta semplicemente sostenendo che le sale sono sbilanciate quando si tratta di arte e commercio – e non credo che abbia torto su questo».
Nella stessa intervista, Scorsese si è scagliato anche contro i blockbuster, sostenendo che l’industria del cinema sia finita e non ci sia più posto per voci individuali che esprimono pensieri o idee fuori dal grande budget. «E quello che è successo ora è che hanno ridotto tutto questo nella categoria che chiamano Indies», ha aggiunto.
Cosa ne pensate? Derrickson fa bene a far notare l’assurdità del parallelismo tra cinecomic e Nolan? Siete d’accordo con Scorsese? Diteci la vostra nei commenti.
Foto: Getty Images – MovieStills
Fonte: Twitter
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