Il matrimonio del mio migliore amico: svelato il finale originale
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Il matrimonio del mio migliore amico: svelato il finale originale

Ecco cosa ha rivelato il regista P.J. Hogan vent’anni dopo

Il matrimonio del mio migliore amico: svelato il finale originale

Ecco cosa ha rivelato il regista P.J. Hogan vent’anni dopo

Julia Roberts è Jules ne Il matrimonio del mio migliore amico

Chi non ha mai visto (o per lo meno sentito parlare) della commedia romantica Il matrimonio del mio migliore amico, film di successo del 1997 con protagonista la bellissima Julia Roberts?

Di recente il regista P.J. Hogan ha rivelato che il finale che abbiamo visto sul grande schermo vent’anni fa non era quello originale, ma è stato modificato dopo i test screening, perché il pubblico aveva odiato quello precedente.

Ma andiamo per ordine. Nel film Jules viene invitata da Michael (Dermort Mulroney), suo ex fidanzato, al matrimonio. Innamorata dell’amico – con il quale al college aveva stretto una patto: se avessero compiuto 28 anni ancora da single, si sarebbero sposati loro due – la donna chiede aiuto al migliore amico gay George (Rupert Everett), per sabotare le nozze e il rapporto tra Michael e Kimmy (Cameron Diaz).

Il finale andato in sala vedeva Jules confessare il suo amore a Michael, aiutarlo a riappacificarsi con Kimmy, attendere al matrimonio e venire salvata, nel gran finale, dal buon George. Ma le cose non dovevano andare così: inizialmente, infatti, Jules avrebbe dovuto incontrare un altro uomo durante il ricevimento, interpretato da John Corbett.

Ecco quanto dichiarato dal regista: «Loro volevano che Julianne morisse. Non riuscivano a capire il perché delle sue azioni. Erano davvero nervosi per il fatto che avessimo fatto un film in cui Julia Roberts non avesse un finale da sola e infelice. Così abbiamo dovuto fare qualcosa che piacesse allo studio e che fosse accettabile per il pubblico».

Un altro personaggio modificato è stato quello di Rupert Everett: «Lo abbiamo ampliato. Ogni volta che Julianne parla con lui, lei gli spiega i motivi per cui compie quelle terribili azioni e lui si comporta come se fosse la sua coscienza».

E poi parla del “nuovo” finale: «Sarebbe stato un vero peccato se George non fosse apparso alla fine. Quell’unica scena ha permesso al pubblico di perdonare Julianne. Quei cinque minuti hanno davvero dato senso a tutto il film».

Cosa ne pensate?

Fonte: EW

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