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Matrix, il quinto film può funzionare anche senza Keanu Reeves: questa scena ne è la prova

L'annunciato nuovo film della saga dovrà scegliere che strada seguire, ma una scena della trilogia originale potrebbe togliere ogni dubbio

Matrix, il quinto film può funzionare anche senza Keanu Reeves: questa scena ne è la prova

L'annunciato nuovo film della saga dovrà scegliere che strada seguire, ma una scena della trilogia originale potrebbe togliere ogni dubbio

un primo piano di Neo in Matrix Reloaded

Come vi avevamo anticipato negli scorsi mesi, il franchise di Matrix si prepara a tornare con un quinto capitolo che segnerà l’inizio di una nuova storia la quale, pur condividendo lo stesso universo, si concentrerà su dei personaggi completamente nuovi.

Al momento non è stato diffuso ancora nessun dettagli della trama del prossimo film, tuttavia sembra abbastanza improbabile un eventuale ritorno di Keanu Reeves nei panni di Neo. L’eventuale assenza della star e quindi del suo iconico personaggio, potrebbe contraddire il canone dei tre film originali sulla reale natura del ruolo di Neo, diventato a tutti gli effetti il sesto “Eletto” del ciclo di Matrix.

Ad ogni modo, esiste una soluzione che potrebbe preservare il canone e al tempo stesso permettere l’entrata in scena di un nuovo protagonista permettendo al franchise di staccarsi dall’amato personaggio di Keanu Reeves. Ma facciamo un passo indietro.

In una famosa scena di Matrix Reloaded vediamo Neo conversare con l’Architetto, il creatore di Matrix, interpretato da Helmut Bakaitis. In uno dei plot twist più clamorosi della trilogia, l’Architetto spiega a Neo come l’attuale Matrix sia in realtà la sesta versione del programma da lui progettata. Prima di questa ci sono state altre cinque versioni ognuna con un proprio “Eletto” designato.

L’Eletto è di fatto un’anomalia prevista nella programmazione di Matrix, causata ad un certo punto dall’inserimento nel programma dell’illusione del libero arbitrio concesso al genere umano. La prima versione venne inconsciamente rifiutata dagli umani, mentre al terzo reboot l’Architetto compreso come la possibilità di scelta fosse fondamentale nell’accettazione da parte dell’umanità. Questa novità ha tuttavia portato a continui bug nel programma, rendendo così necessario un riavvio completo nel giro di pochi secoli, ed ha inoltre portato un’ulteriore anomalia rappresentata da un essere umano (l’Eletto) in grado di connettersi alla Sorgente del sistema e di prenderne il controllo.

L’Architetto ha quindi tentato in ogni modo di eliminare tale anomalia, finendo per manipolarla a suo vantaggio per portare a compimento il riavvio di Matrix. La profezia dell’Eletto, viene quindi creata per infondere un certo grado di prevedibilità nel continuo ciclo di riavvio del sistema. Ad ogni ciclo Matrix sarebbe stato riavviato con gli abitanti di Zion che si sarebbero poi messi alla ricerca dell’Eletto, il quale a sua volta avrebbe raggiunto la Sorgente di Matrix arrivando proprio all’Architetto. Quest’ultimo avrebbe poi offerto all’Eletto di turno una precisa scelta.

Il reboot di Matrix porta alla distruzione di Zion al fine di prevenire l’eccessiva crescita della popolazione umana ribelle. All’Eletto vengono quindi proposte due vie: raggiungere la Sorgente e perpetrare il reboot del sistema con l’Eletto che viene poi incaricato di scegliere sedici femmine e sette maschi per ripopolare Zion e far riprendere il ciclo; oppure ritornare dentro Matrix destabilizzando il sistema e causando la morte inevitabile di ogni umano ad esso connesso. Fino a questo punto, ogni Eletto ha sempre scelto la prima opzione. Tuttavia Neo decide seguire il suo amore per Trinity scegliendo a sorpresa la seconda via e tornando in Matrix per salvarla, lasciando tuttavia la sorte dell’umanità appesa ad un filo.

Dopo questo doveroso sunto sulla figura dell’Eletto, torniamo alla nota scena che vede Neo al cospetto dell’Architetto. Durante la chiacchierata, Neo si accorge di essere circondato da vari monitor che mostrano dei suoi alter ego reagire ognuna in modo diverso alle rivelazioni di ci sopra, alcune con rabbia, altre in maniera confusa e così via. Ad oggi non è chiaro se tali schermi mostrassero solo delle simulazioni dell’ipotetica reazione di Neo, o se si trattasse delle reazioni delle precedenti reazioni dell’Eletto. Tuttavia, proprio quest’ultima eventualità offre a Matrix 5 un’opportunità più che intrigante.

Tali implicazioni potrebbero portare all’introduzione di un Eletto completamente nuovo che permetta di non riportare in scena il Neo di Keanu Reeves. Di fatto, il nuovo film potrebbe proporsi come un prequel mostrando una delle prime cinque versioni di Matrix senza compromettere l’importanza di Nel nell’economia della storia.

Naturalmente esiste la possibilità che Matrix 5 possa prendere le distanze e iniziare una nuova storia, la quale darebbe al nuovo film un respiro decisamente più ampio. Del resto, nessuno dei precedenti Eletti ha aveva mai avuto successo prima di Neo. Insomma, Matrix 5 ha tutto quello che gli serve per camminare con le proprie gambe, anche se dovrà trovare una spiegazione plausibile all’assenza di Keanu Reeves.

Quanto attendete il nuovo capitolo della saga? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStillsDB

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