È una storia nota che Keanu Reeves non fosse la prima scelta delle sorelle Wachowski come Neo in Matrix, bensì Will Smith. Per quale motivo l’attore di Men in Black rifiutò quel ruolo che poi si sarebbe rivelato tra i più importanti di tutti gli anni ’90? A svelarcelo, adesso, è direttamente l’attore.
Ha spiegato Smith: «Dopo che abbiamo fatto Men in Black, le Wachowski erano venute da me, avevano fatto solo un film, penso si chiamasse Bound, e avevano organizzato un incontro per Matrix. Loro poi si sono rivelati dei geni, ma c’è una linea netta tra un genio e la mia esperienza riguardo l’incontro. Matrix me l’avevano presentato così: “Amico, pensavamo, immagina di essere in un combattimento, poi salti, immagina se puoi fermarti in mezzo al salto”. Gli ho risposto, “Dillo di nuovo?”, e hanno continuato, “Ma poi, gli spettatori possono vedere attorno a te, a 360°, mentre stai saltando, mentre sei fermo durante il salto. E inventeremo queste cineprese e la gente può vedere l’intero salto mentre sei fermo in mezzo al salto”».
Chiaramente, l’attore è rimasto un po’ perplesso e impaurito da questa descrizione che suonava così folle, ma il nostro dichiara comunque di non avere pentimenti in proposito: «Keanu era perfetto. Laurence Fishburne era perfetto. Se l’avessi fatto, dato che sono nero Morpheus non sarebbe stato nero. Avrebbero preso Val Kilmer. Io sarei stato nero e Val Kilmer sarebbe stato Morpheus, quindi probabilmente avrei incasinato Matrix. L’avrei rovinato. Vi ho fatto un favore».
Insomma, per come si sono rivelate le cose, alla fine va benissimo così! Smith, ricordiamo, tornerà nelle sale a maggio con la versione live action di Aladdin, in cui interpreta il Genio.
Fonte: Will Smith
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